August 10, 2025

Si è arrivati all’incontro con il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi e il management di Eni, sull’onda di una campagna di mobilitazione che ha coinvolto l’insieme dei lavoratori del gruppo Eni che anche oggi in un affollatissimo presidio, sotto la sede del ministero a Roma, si sono fatti sentire. All’incontro hanno partecipato oltre ai segretari generali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil anche il segretari generali di Cgil e Uil, Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo, e il segretario confederale Cisl, Giuseppe Farina.

 
La nostra posizione era – ed è – chiara ed esplicita: siamo contrari alla ricerca di una partnership per Versalis, tutta orientata verso fondi speculativi che hanno interesse, per loro stessa natura, ad investimenti con ritorno a breve per i loro investitori. SK Capital, abbiamo chiarito all’Eni e al ministro Guidi, è un fondo speculativo – per di più di piccole dimensioni – che fin qui ha fatto acquisizioni e partecipazioni per cifre irrisorie. Abbiamo confermato la nostra preoccupazione che SK Capital possa trasferire il debito dell’acquisizione sulle spalle di Versalis, pregiudicandone definitivamente la possibilità di mantenere gli investimenti previsti dal piano industriale stesso di Versalis.
Abbiamo ancora ricordato ai nostri interlocutori che SK Capital ha escluso il mantenimento degli investimenti volti alla riconversione in “chimica verde” di alcuni impianti quali Porto Marghera e Porto Torres.
Eni, dal canto suo, presente all’incontro con l’ing. Daniele Ferrari, l’ing Davide Calabrò e il presidente di Versalis, dott. Salvatore Sardo, si è limitato ad esporre le difficoltà di quadro strategico sia sulla chimica che in relazione alla congiuntura del basso costo della materia prima, rimarcando come ancora sia in una fase istruttoria e non abbia ancora deciso – in relazione al partner da scegliere – con chi “concludere” la trattativa.
Il ministro Federica Guidi, a conclusione dell’incontro, ha mantenuto un profilo di genericità tipico dei primi approcci relazionali, pur sottolineando come ritenga sensata la richiesta dei sindacati del mantenimento in mano italiana di Versalis e della chimica di base, assicurando non solo nuovi incontri ma anche una attenzione del Governo rispetto alla trattativa in corso.
Le cose dette nel corso dell’incontro non le abbiamo reputate rassicuranti: e per questo motivo confermiamo lo sciopero nazionale di 8 ore per mercoledì 20 gennaio in tutti gli impianti Eni e Saipem.

 

 

COMUNICATO STAMPA FILCTEM-CGIL

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