Essere oggetto di continui e vergognosi attacchi per fini politici è semplicemente miserevole, ancor di più se si attacca un’impresa che opera in paese da 33anni.
In risposta all’ennesimo attacco rivoltomi da un consigliere di minoranza del Comune di San Pietro Vernotico , Pasquale Rizzo, (spero l’ultimo in quanto mi rivolgerò ad un Legale per la tutela della mia attività e della mia immagine) è doveroso precisare alcuni aspetti.
In occasione dell’Estate Sampietrana 2016, il Cinema Massimo – Pancosta Aldo – proponeva all’Amministrazione Comunale una serie di spettacoli cinematografici e uno spettacolo teatrale di Cabaret. Per tali iniziative si chiedeva un contributo di €uro 5.000,00 oltre Iva 22%, come compartecipazione alle spese inerenti agli spettacoli proposti.
Senza annoiare con i dettagli, volutamente distorti ed artefatti dal consigliere Rizzo (circa i 600 posti, spese del gruppo, ecc.), preciso che è sottinteso ed evidente -per chi è competente e non in malafede- che un’azienda dello spettacolo che propone 4 serate di cinema ed una di cabaret non potrà mai richiedere al Comune la misera somma di 5 mila Euro. Non coprirebbe nemmeno i costi vivi, delle spese SIAE, del noleggio Film, noleggio poltroncine, noleggio transenne, spese affissioni, spese pubblicità, rimborso artisti e spese personale di gestione, e se in queste spese si aggiungono il pagamento delle tasse per reddito – essendo un’impresa – significherebbe che il sottoscritto ha sbagliato ad esercitare 33 anni di attività cinematografica e teatrale.
Nel caso di specie, proprio per esperienza avuta in altri paesi – (Squinzano Villa Cleopazzo, Cisternino, Ostuni ecc.) è stata presentata una proposta al Comune nella quale si chiedeva un (mero) contributo per l’organizzazione degli eventi. Detto contributo andava a coprire solo in parte le spese, il resto sarebbe stato coperto con lo sbigliettamento (autorizzato dalla SIAE) dello spettacolo in questione. Ottenendo due vantaggi: i cittadini hanno usufruito di alcuni spettacoli tra cui il Cabaret senza far gravare i costi interamente sulle casse Comunali e, per altro verso, gli stessi cittadini hanno assistito a detti spettacoli senza dover affrontare il costo pieno del biglietto. In ultimo, per ulteriore informazione, non dimentichi il Sig Rizzo che i cittadini che non volevano usufruire del servizio poltroncina , hanno comunque potuto usufruire liberamente dello spettacolo in piedi, dai balconcini o accomodati sui “muretti” perimetrali (come succede dappertutto e da ultimo il concerto di Albano a Casalabate.)
Sig. Rizzo, viste le sue “alte” competenze in materia di spettacolo, sarei curioso di conoscere quale Legge vieta la compartecipazione del Comune nelle iniziative promosse dal settore Cinema/Teatro e, prima di lanciare accuse infamanti, la invito a consultare tutti quegli atti di collaborazione che avvengono nei comuni di Ostuni, Francavilla, Oria, Squinzano ecc, ed in particolare vada a leggere l’ultimo DDL del Ministero dei Beni e Le Attività Culturali. Scoprirà un mondo che evidentemente Le è completamente oscuro.
Forse per Lei Sig. Rizzo, avrei dovuto chiedere al Comune 10/15.000,00 mila €uro e offrire lo spettacolo gratuitamente così come Lei ha fatto per un concerto reggae? Concerto “offerto” ai cittadini spendendo la stessa quantità di denaro pubblico quando il costo del gruppo musicale era di circa 3mila Euro? Ricorda, era l’estate 2014! Ha dimenticato quanto la sua Amministrazione ha speso per soli 15 giorni di Agosto 2014? circa 65.000,00 mila €uro dei cittadini, ricorda? Ricorda quando ha pagato circa 3.000,00 €. ad altri soggetti per sistemare appena 500 sedie sul piazzale? E con quali risultati? Deludenti! Ma non per Lei, evidentemente!
Ora vorrei chiederle, quando nella sua gestione amministrativa affidava sistematicamente ad una Associazione l’organizzazione degli eventi, nella quale risultava, componente e Tesoriere il Consigliere di maggioranza Orlando Nasta, all’epoca non vi erano violazioni di Legge? Eppure per assistere agli spettacoli dell’Associazione di cui l’assessore Nasta era tesoriere si pagava il biglietto 5,00 €uro. Eppure In quei casi gli spettacoli erano pagati interamente dal Comune, con spesa di circa € 50.000 €uro! Non ricorda? in quelle Estati non vi erano “Malfattori”? mi viene piuttosto in mente un classico film di Totò e Peppino!!!
Infine. Mi faccia capire, ma cosa vuole dal sottoscritto considerato che sono sempre oggetto delle sue cattiverie, vuole forse la chiusura del Cinema? Quanta rabbia nutre in corpo per pensare a questo? Ma non prova un senso di vergogna ad attaccare una piccola azienda che con tanti sacrifici cerca di mantenere ancora accesa quella luce che in tanti paesi non esiste più? Il Cinema, caro Sig. Rizzo, è “amico” di tutti i colori politici, solo del suo non lo è stato mai! Per sua volontà! Qual è il suo obiettivo, farlo chiudere?
Certo che ricevere un giudizio artistico da Lei che non ho mai avuto il piacere di vedere ad una proiezione o ad uno spettacolo teatrale la dice lunga sulla considerazione che Lei ha della Cultura in generale.
Pancosta
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