Non mi soffermo sui giudizi personali: li lascio a chi non ha argomenti. Purtroppo per Pancosta quando si ha a che fare con persone incompetenti e si condividono percorsi illegittimi, il risultato è poi quanto da Lei scritto: la conferma che si è violata la norma. Imprenditore è chi utilizza capitali propri rischiando di avere utili o subire perdite, non chi si assicura la copertura dei costi grazie al Comune e poi tutto il resto è utile.
Cosa diversa è il contributo: il regolamento del nostro comune prevede che l’Ente può riconoscere una somma a tale titolo non superiore al 50% del costo della manifestazione. Se fosse vero che Lei ha ottenuto un contributo pari ad €.6.250,00 vuole raccontarci che quattro serate di cinema ed una serata di cabaret (quest’ultima del costo certificato compreso di service e scene di €.1.500,00) hanno un costo complessivo di €.12.500,00 o superiore? Nel 2015 con €.13.000,00 le furono affidate otto serate di cinema, due di Jazz, due teatrali, Perle di autore, Volare nel Blu etc., ed oggi si sente offeso nella sua dignità di imprenditore se le affidano, con la metà delle somme del 2015, esattamente la metà delle serate di cinema rispetto al 2015 ed una sola serata di cabaret? Mi scusi ma non è chiaro a questo punto quando si è trasformato da imprenditore in benefattore: lo scorso anno o quest’anno?
Caro Sig. Pancosta lei ha ricevuto, come nel 2015, non un contributo ma un affidamento dal Comune che le ha riconosciuto un importo che a termini di delibera è pari al 100% di quanto necessario per organizzare le manifestazioni per conto dell’Ente: non lo affermo io, ma la delibera!
Se si fosse trattato di contributo la Giunta avrebbe dovuto elaborare una differente delibera: non è colpa mia se non conoscete i modelli organizzativi o se non vi capite nonostante tutto derivi da atti scritti! A proposito della mia sensibilità verso lo spettacolo: quando nel 2010, 2011, 2012 e 2013 le abbiamo affidato e pagato le proiezioni a Campo di Mare ero sensibile, quando nel 2014 le è stato consentito di fare l’imprenditore avviando una attività di Cinema al chiuso a Campo di mare, sono stato più che sensibile, ma di colpo quando non le abbiamo affidato nulla come proiezioni sul piazzale nell’agosto del 2014 (del resto poteva svolgere in un locale tutto suo l’attività imprenditoriale) sono diventato e sono tutt’ora insensibile.
Affidare un evento a Paco e Paola Pierri, a Opa Cupa e Cesare Dell’Anna, prevedere i Boondabash, le serate proposte da Altamedia invece che a lei (che comunque svolgeva la sua attività imprenditoriale) mi ha reso insensibile allo spettacolo. L’importo speso per le manifestazioni è la riprova di quanto la mia amministrazione ha avuto a cuore lo spettacolo (senza togliere soldi dal sociale), consentendole peraltro di fare l’imprenditore proiettando come tale a Campo di Mare in un locale chiuso. A tal proposito Le chiedo: ma Renna, Delle Donne, Di Taranto le hanno rinnovato l’autorizzazione a svolgere l’attività a Campo di Mare scaduta a settembre/ottobre del 2014, o lei ha operato per due anni (estae 2015 e 2016) da imprenditore senza titolo autorizzativo?
La trentennale sua attività nel settore, giustifica tutto ciò se, come a me risulta, non vi è stato rinnovo? E’ questa la sua idea di imprenditoria, e chiedere il rispetto delle norme vuol significare farne un fatto personale o si tratta di un obbligo morale e giuridico ? Da ultimo, rispetto ai modelli operativi, lei fa riferimento a costi sostenuti per sedie e service: sono la conferma di come noi abbiamo operato nel rispetto della legge.
Negli spettacoli di Baccini e De Santis non abbiamo consentito al privato di prendere soldi e lucrare su una attività pagata dall’Ente ma abbiano noleggiato direttamente service e sedie e pagato direttamente gli artisti (per il tramite delle agenzie che li proponevano) vendendo come Comune i biglietti ed introitando il ricavato. O il Comune fa l’imprenditore, o affida ad imprenditori che chiedono il giusto compenso, oppure l’operatore chiede di poter svolgere un suo spettacolo su area demaniale con un contributo dell’Ente, rendicontando le spese e dimostrando che quanto versato dal Comune non supera il 50% del costo complessivo dell’evento: non può incassare il 100% dei costi ed i proventi della cessione delle sedie (ma la ringrazio per avermi confermato di averlo fatto, mi è utile nell’invio del carteggio alla Corte dei Conti perché, vede, non deve preoccuparsi Lei di quanto da me denunciato, ma il funzionario Delle Donne che le pagherà l’importo portato dalla delibera pur sapendo della vendita dei biglietti).
Per il resto si rivolga pure al legale, e se ha problemi a ritrovarsi l’autorizzazione temporanea (e non il provvedimento finale del SUAP che la richiama in forma sintetica) scaduta a settembre /ottobre 2014 e mai rinnovata con cui ha legittimamente svolto durante l’estate del 2014 l’attività di cinema al chiuso in Campo di Mare, posso procurarne una copia. Se invece di Pancosta ci fosse Rossi o Verdi a condividere con Sindaco, assessore al ramo, ufficio tecnico e polizia Municipale gravi violazioni di legge (se non le hanno rinnovato l’autorizzazione vi è una grave violazione del TULPS), con danno erariale certificato, non cambierebbe nulla: dispiace per le offese gratuite da me subite nonostante sia certificato dagli atti che dal 2010 al 2014 Lei sia stato dalla mia amministrazione considerato un imprenditore serio ed abbia ricevuto risposte concrete, ma non si preoccupi ho altro di più importante da fare rispetto a denunciarla per diffamazione. Nulla di personale, salvo a ritenere tale il mero rispetto delle regole, scritte peraltro da chi ha elaborato le delibere e da lei accettate e non contestate. Un’altra volta si faccia consigliare dal suo legale: quando si è convinti di essere padroni del mondo grazie agli amici e ci si scaglia a testa bassa …….poi di colpo magari emerge di essere un abusivo in casa propria o dove si esercita l’attività!
Io conosco il TULPS e cosa occorre per svolgere una attività di spettacolo al chiuso ed all’aperto, lei farebbe bene a ricontrollarsi la documentazione inerente la sua attività imprenditoriale a Campo di Mare prima di offendere le altrui conoscenze!
Avv. Pasquale Rizzo
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