Torna nei guai Carmine Gianniello, il 37enne di Brindisi, che nella notte del 21 Gennaio scorso diede alle fiamme una palazzina a due piani di Via Bastioni Carlo V, notoriamente abitata da migranti provenienti dai paesi africane.
Come si ricorderà l’incendio che fu appiccato al piano terra, si propagò ai piani superiori dell’edificio e causò il ferimento di quattro persone.
La palazzina fu dichiarata inagibile ed ancora oggi è tale in attesa delle necessarie opere di assestamento e riadeguamento.
Nei giorni successivi all’incendio a Gianniello furono concessi i domiciliare sebbene non fosse nuovo alla commissione di reati (nel 2008 fu arrestato per un’aggressione ad un poliziotto che si era recato presso la sua abitazione per una semplice notifica di atti e successivamente fini in galere con l’accusa di evasione dai domiciliari e di guida in stato di ebbrezza, quando, ubriaco, alla guida di una Peugeto 307 fu coinvolto in un incidente stradale che provocò la frattura del femore ad un giovane brindisino).
Da ieri, però, Gianniello è nuovamente in carcere perché sorpreso fuori dalla propria abitazione in compagnia della 46enne Annarita Santoro.
Quando i Carabinieri hanno riconosciuto l’uomo e stavano per procedere all’arresto per evasione, Gianniello e la donna hanno dato in escandescenza ed hanno iniziato a spintonare, picchiare ed ingiuriare i militari dell’Arma.
E’ stato necessario l’intervento di una ulteriore pattuglia proveniente dalla stazione di Brindisi Casale per placare la situazione e procedere all’arresto di entrambi.
I due sono accusati, a vario titolo, di evasione, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e lesione personale.
Dopo le formalità di rito, Gianniello è stato associato alla casa circondariale di Brindisi, mentre la Santoro è stata posta agli arresti domiciliari.
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