Venerdì 29 novembre 2013, alle ore 19.30, presso l’ex Convento di Santa Chiara a Brindisi, nuovo appuntamento con il Festival del XVIII Secolo, la prestigiosa rassegna di incontri culturali ideata da Corrado De Bernart e giunta alla Sesta Edizione.
La serata, dal titolo “estro ed invenzione: l’improvvisazione dal barocco al jazz” è dedicata ad un tema che accomuna, quasi incredibilmente, la musica d’epoca barocca (in particolare quella del ‘600) al mondo del jazz: l’improvvisazione. Nel barocco come nel jazz l’estro fantasioso dell’interprete e la sua capacità di invenzione creativa si sovrappongono e si intersecano con il testo musicale originale che in tal modo risulta trasfigurato e rinnovato.
Protagonisti della particolarissima serata saranno: Luigi Bubbico, pianista jazz, Sergio De Blasi, clavicembalista e musicologo ed Anna Aurigi, soprano, che passerà con vivace eclettismo dal repertorio barocco a quello moderno.
Con esemplificazioni dal vivo con musiche di autori vari.
Il Festival è realizzato grazie alla collaborazione tra l’ A.R.A.M. – Associazione Romana Amici della Musica, il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Lecce, con il contributo di prestigiose istituzioni culturali ed enti territoriali, e con il patrocinio della Provincia di Lecce.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
Info: 347 6350303/ 349 8422913
Luigi Bubbico inizia a suonare da autodidatta all’età di 11 anni. Dopo svariate esperienze in formazioni rock e blues, inizia gli studi classici di armonia e contrappunto presso il Conservatorio “S. Cecilia”di Roma e il Pontificio Istituto di Musica Sacra. Frequenta corsi di jazz presso il Conservatorio “L. Refice” di Frosinone, la Scuola di Musica Popolare del “Testaccio” e la “St. Louis” di Roma. Dal 1987 al 1989 studia jazz diplomandosi a pieni voti negli Stati Uniti presso il Berklee College of Music di Boston. Dal 1990 è titolare della cattedra di jazz presso il Conservatorio “T. Schipa” di Lecce, dal 1995 fino al 1999 insegna al Conservatorio“G.B. Martini” di Bologna. Nel 2000 promuove la prima Orchestra di Musica Leggera e Jazz del Conservatorio T. Schipa di Lecce. Dal 2004 dirige la Swing Big Band, formazione nata dalla classe di Musica Jazz e composta da musicisti provenienti da Puglia, Basilicata e Molise.
Anna Aurigi si è formata sotto la guida di Lala Sarsowska e di Anastasia Tomacewska. Nel 1992 si diploma presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze in canto e successivamente in musica vocale da camera (di cui consegue anche il diploma accademico). Si perfeziona, poi, all’Accademia Chigiana di Siena, e in Germania, studia il repertorio francese e quello liederistico. In seguito approfondisce il repertorio barocco. Nel 1996 si laurea col massimo dei voti in Storia della Musica alla facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze.
In ambito operistico ha interpretato in particolare ruoli appartenenti ad opere del Sei e Settecento; ha eseguito la parte del soprano in molti oratori sinfonici e barocchi. Svolge un’intensa attività concertistica, in tutta Italia e all’estero, dedicandosi con particolare interesse al repertorio cameristico, alla musica contemporanea e al repertorio barocco del quale ha eseguito molte prime assolute contemporanee.
E’ docente di canto barocco presso il conservatorio “Tito Schipa” di Lecce dall’aprile 2002 . Nel 2003 ha tenuto due stages su canto barocco e opera italiana presso l’University of Natal a Durban, Sudafrica. Insegna canto dizione e lirica da camera presso l’Accademia Europea di Firenze.
Il Festival del XVIII Secolo, di anno in anno si è sempre più allargato sia come numero di manifestazioni che di città coinvolte; la serie autunnale della VI edizione che si è inaugurata a Roma lo scorso 17 Settembre, si svolge oltre che a Lecce, anche a Brindisi, Perugia, Treviso e Nardò. Il punto di forza degli incontri è sicuramente la loro estrema godibilità unita ad un impeccabile approfondimento culturale, con l’obiettivo di contribuire alla conoscenza del periodo settecentesco e dell’influenza che ha esercitato su epoche più recenti.
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