May 7, 2025

La mattina del 1° ottobre 2015 si introdusse negli uffici dell’Ispettorato del Lavoro, in via Appia e, con il pretesto di fare propaganda religiosa, tentò di trafugare gli oggetti lasciati incustoditi nei vari uffici dai dipendenti pubblici.

 

In particolare Giuseppe Orlando, 40enne di Taranto, attese che un’impiegata, dopo aver lasciato la sua borsa in un armadio, si allontanasse temporaneamente dal posto di lavoro e si avvicinò al mobile per sottrarre il contenuto della borsa incustodita. L’improvviso ritorno della vittima costrinse Orlando ad abbandonare il suo intento e l’uomo se la diede a gambe dopo aver spintonato con forza la dipendente pubblica.

 

L’intensa attività di indagine ha permesso di giungere all’identificazione del tarantino grazie a riscontri incrociati in relazione ad alcuni oggetti (una ricevuta sisal, un’agendina, ecc.) abbandonati mentre si allontanava dagli uffici dell’Ispettorato del Lavoro e al successivo riconoscimento fotografico anche da parte di un altro collega della vittima.

 

A Taranto, questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno eseguito l’ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Orlando, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Taranto.

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