Si è conclusa ieri una vasta operazione di “alto impatto investigativo” in materia di giochi e scommesse illegali, che ha interessato dieci province italiane – tra cui Roma, Milano, Napoli, Palermo, Caserta, Latina, Varese, Venezia, Verona e Brindisi – coordinata dal Servizio Centrale Operativo (SCO) della Polizia di Stato e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM).
L’attività, finalizzata anche alla tutela dei consumatori, ha coinvolto oltre 160 operatori specializzati della Polizia di Stato e dell’ADM, in un’azione congiunta che ha portato al controllo di 35 sale scommesse e oltre 300 persone, 108 delle quali già note alle forze dell’ordine.
Nel corso dell’operazione sono state denunciate due persone per esercizio irregolare dell’attività di raccolta scommesse e accertate oltre 30 violazioni amministrative, per un ammontare complessivo di sanzioni superiori a 500.000 euro.
I controlli hanno fatto emergere anche violazioni della normativa antiriciclaggio legate alle cosiddette “giocate frazionate”, utilizzate per eludere gli obblighi di identificazione dei giocatori e, in alcuni contesti, per consentire a organizzazioni criminali di riciclare denaro proveniente da attività illecite.
Nel Brindisino, le operazioni condotte dalla Squadra Mobile di Brindisi, in collaborazione con le strutture territoriali dell’ADM, si sono concentrate nei comuni di Brindisi, Mesagne e Torchiarolo, dove sono state elevate due contestazioni amministrative.
L’iniziativa rientra nella strategia nazionale di contrasto al gioco illegale e alle scommesse clandestine, che mira a prevenire l’infiltrazione della criminalità organizzata e a garantire trasparenza e legalità nel settore.
No Comments