July 20, 2025

Sul problema della sicurezza della città di Brindisi e delle zone industriali, tema da sempre molto sentito nella nostra comunità, è il caso che il Consorzio ASI esprima la propria qualificata opinione che fonda su fatti concreti.

Questo Consorzio ha realizzato con fondi regionali POR un sistema di videosorveglianza destinato alle zone industriali di Brindisi e dei suoi agglomerati periferici.

A tale sistema, la cui attività è stata regolarmente notificata al Garante per la Privacy e che permette di monitorare i punti di accesso alle zone industriali di Brindisi, Ostuni e Fasano, è stato dato, negli ultimi anni, un maggior impulso operativo con il presidio h/24 dei monitor di servizio.

Tutto questo è stato fatto dall’attuale CdA dell’Ente per rispondere a quello che è un vero e proprio grido di dolore che perviene dagli insediati nelle nostre zone industriali, ovverosia un maggior bisogno di sicurezza.

 

La sicurezza, la vivibilità di un territorio è uno dei parametri fondamentali per attrarre investimenti, risorse e quindi sicurezza intesa come fattore propedeutico per lo sviluppo del territorio.

Dal 2011, ovverosia da quando il sistema di videosorveglianza è entrato in funzione a pieno regime sono trascorsi tre anni, nei primi dei quali gli operatori destinati alla gestione del sistema hanno affinato le proprie conoscenze, hanno perfezionato le loro competenze. Da tutta questa attività formativa sul campo è nata la decisione di provvedere ad aggiornare il sistema, ad incrementare il numero delle telecamere, a migliorare la qualità delle immagini registrate, a coprire ancor più capillarmente gli accessi alle zone industriali.

Anche con un sistema non propriamente all’avanguardia l’Ente ha fornito alle Forze dell’Ordine registrazioni per oltre un centinaio di atti criminosi, ha denunciato alla Guardia di Finanza oltre una trentina di rilasci incontrollati di rifiuti in alcuni punti, ritenuti sensibili della zona industriale di Brindisi, sta combattendo aspramente un lotta contro i furti di cavi elettrici con relativi danneggiamenti della rete della pubblica illuminazione.

Ma tutto questo non è abbastanza per il Consorzio ASI di Brindisi.

 

Per migliorare e rendere ancor più efficace il proprio sistema è stato commissionato uno studio di fattibilità che è stato inviato al Comitato Provincie per la Sicurezza ricevendone un attestato di conformità “alla esigenza di concorrere al miglioramento della sicurezza negli agglomerati industriali”.

Inoltre il Consorzio ha presentato il progetto che è risultato finanziabile dalla Regione Puglia, per la realizzazione, all’interno della zona industriale di Brindisi di una control room per la videosorveglianza degli agglomerati industriali gestiti dall’Ente e che potrebbe diventare il terminale di tutti i sistemi di videosorveglianza cittadini.

La realizzazione di questa struttura, realizzata dall’abbattimento e ricostruzione identica al disegno originario, di un edificio posto di fronte alla sede consortile di via Titi, si completerà in circa 180 gg. dall’inizio dei lavori e questo Consorzio intende, per tempo, provvedere ad identificare il soggetto che si insedierà e a definire le modalità ed i servizi che saranno affidati.

Come si diceva poc’anzi, al fine di dover provvedere ad aggiornare e potenziare l’attuale sistema di videosorveglianza il Consorzio deve necessariamente reperire i fondi per il finanziamento dell’operazione. A tal fine sono stati interessati i vertici delle strutture regionali e nazionali per il reperimento delle somme necessarie.

 

La maggiore difficoltà in questa fase è stata riscontrata nel cercare di inserirsi in un canale ove sono previsti fondi per la sicurezza nelle zone industriali. Tutti i canali di finanziamento sono riservati alla sicurezza cittadina, dimenticando, colpevolmente, a nostro parere, quella delle zone industriali.

 

Attraverso il Ministro degli Interni, on. Alfano, il Consorzio ha preso contatti con l’Autorità di Gestione dei PON a cui ha fatto presente la gravità della situazione in termini di sicurezza delle zone industriali italiane ed a tal fine, a nome della FICEI, la Federazione dei Consorzi ed Enti di Industrializzazione ha inoltrato specifica richiesta per l’accesso alle risorse stanziate all’interno dai PON Legalità 2014/2020 per le regioni facenti parte dell’Obiettivo 1, ovverosia Puglia, Campania, Basilicata Calabria e Sicilia.

Il Prefetto Piantedosi, a nome dell’Autorità di Gestione, ricevendo la nota inviata dal Presidente del Consorzio ASI di Brindisi, Marcello Rollo, a nome e per conto della Ficei, ha effettivamente riscontrato che gli interventi per garantire maggiore sicurezza all’interno delle zone industriali possano rientrare nell’ambito delle iniziative sostenibili con le risorse del nuovo Programma “Legalità” 2014/2020 e con nota inviata alla Ficei, alla cortese attenzione del Presidente Rollo, si è riservato di fornire ulteriori notizie in merito all’esito favorevole della procedura di approvazione.

Questo è quello che il Consorzio ASI di Brindisi, in piena sintonia con i rappresentanti degli Enti soci,  i Sindaci di Brindisi, Ostuni, Fasano, Francavilla Fontana ed il Presidente della CC.I.AA ed il Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Brindisi, sta facendo per aumentare il livello di sicurezza all’interno delle zone industriali di sua competenza, questi sono i fatti concreti.  

 

COMUNICATO STAMPA CONSORZIO ASI

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