Il MAP è stato costretto a lasciare la Chiesa di San Michele Arcangelo dove era stato ospitato per cinque anni.
Risulta inutile ora elencare tutta l’attività – non solo espositiva – realizzata in questo periodo, peraltro già ampiamente riportata dalla stampa.
Italia Nostra esprime totale sostegno al prof. Massimo Guastella, ideatore e curatore del Museo Mediterraneo dell’Arte Presente e lo ringrazia per l’attività svolta in questi anni, soprattutto perché ci ha sempre convinto che in fondo anche a Brindisi è possibile ottenere risultati di qualità con applicazione, studio, conoscenza, rigore scientifico e che non è necessario essere mercanti d’arte per organizzare mostre di richiamo.
Ecco, ci eravamo sentiti orgogliosi.
Ora ci chiediamo: perché questo sfratto? Urgenti interventi strutturali, ha dichiarato la Curia.
Ma la Chiesta è stata restaurata una decina di anni fa, allora i lavori di restauro furono seguiti con molta attenzione da Italia Nostra, perché non ne fosse stravolta la struttura originaria.
Ma ora cosa si pensa di fare?
Tornando alla sistemazione del MAP, l’Amministrazione comunale ha nella propria disponibilità palazzi di pregio (Palazzo Nervegna e Palazzo Guerrieri) e altri spazi nel centro storico (il bastione di Porta Mesagne tra questi), potrebbe quindi offrire una sede adeguata, più ampia della Casa del Turista, che per le sue dimensioni ridotte, non può accogliere la cospicua collezione di sculture di elevato valore estetico, donate dagli stessi artisti alla comunità brindisina.
Il MAP non deve chiudere.
Italia Nostra – Sezione di Brindisi
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