Gli interventi del Direttore di Confindustria Dott Angelo Guarini e del Consigliere Regionale Giovanni Brigante hanno evidenziato una paradossale situazione che vede protagonisti il Consorzio A.S.I. presieduto dal Signor Marcello Rollo.
Gli aumenti delle tariffe di gas ed acqua rischiano, mutuando il titolo di un editoriale del Direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, di creare un disastro occupazionale di immani dimensioni in un territorio già martoriato da numerose vertenze occupazionali.
Infatti nell’assemblea Consortile del 15 Luglio 2014, in sede di approvazione del Documento Economico Finanziario, in cui il Comune di Brindisi non era legittimamente rappresentato, è stato condiviso l’obiettivo del C.D.A. di perseguire l’equilibrio economico e finanziario a partire dal bilancio 2015, applicando una royalty maggiorata, ammontante a circa 550mila euro, sulla fornitura di gas alle aziende della zona industriale.
Un balzello del tutto ingiustificato, considerato il cospicuo trasferimento economico del Comune di Brindisi e di tutte le altre pubbliche amministrazioni versato negli anni nelle casse del Consorzio A.S.I, e che è reso ancora più incomprensibile dalla circostanza che il costo unitario al metro cubo di gas con il nuovo gestore sia sensibilmente aumentato rispetto al passato.
Gli approvvigionamenti energetici rappresentano per tutte le aziende un elemento fondamentale su cui basare la propria competitività.
Le perplessità si acuiscono ancor più quando un consorzio creato per supportare le iniziative imprenditoriali e creare sviluppo sul territorio, si riduce a tartassare e mettere in serie difficoltà economiche gli stessi consorziati, probabilmente per sanare squilibri economici risultanti da una superficiale e approssimata gestione finanziaria.
In attesa di conoscere il destino di tutti questi enti che risultano essere un peso per la finanza pubblica e privata, i sottoscritti Gruppi Consiliari della maggioranza di Centrosinistra presenti nel Comune di Brindisi, proporranno una “MOZIONE” che preveda il trasferimento del contribuito economico annuale consortile a carico del Comune di Brindisi in un fondo a favore delle aziende della zona industriale brindisina al fine di ammortizzare i costi rivenienti dagli aumenti in bolletta.
Indubbiamente sarebbe stato un “atto responsabile” che tra i provvedimenti adottati per sanare lo squilibrio economico e finanziario del Consorzio A.S.I. ci fosse stata anche la previsione di una “cospicua riduzione dei compensi dei propri amministratori”, così come da tempo suggeriscono le politiche di spending review.
CENTRO DEMOCRATICO – INIZIATIVA DEMOCRATICA – BRINDISI DI TUTTI –PROGETTIAMO BRINDISI – PARTITO DEMOCRATICO – SCELTA CIVICA PER L’ITALIA
Certo, come no. Se poi, la coscienziosissima e responsabilissima Amministrazione Comunale di centro sinistra, avesse deciso di non buttare nella spazzatura, oltre che la propria credibilità, anche il futuro di un bene pubblico qual è la Piattaforma Polifunzionale (di proprietà dell’ ASI), da cui lo stesso Consorzio avrebbe ricavato utili proventi da destinare al sostentamento dell’ ente stesso, forse le cose non starebbero così. Facile parlare ora, facile sedersi a tavolino e studiare la formulina magica per dare addosso a uno e farsi pubblicità, ma il Comune si è dimostrato altamente irresponsabile ed impreparato a gestire una questione delicata come quella dell’ impianto dell’ ASI, in cui lo ricordo grazie al NO del Comune di Brindisi, venti famiglie (più un cospicuo indotto) di lavoratori sono in mezzo a una strada. Meno propaganda, cara maggioranza, e più senso della realtà. Questa eterna campagna elettorale deve finire prima o poi.