“Nulla di quanto promesso è stato restituito”.
L’Associazione Polisportiva Perbrindisi parte all’attacco e chiede lumi sulla destinazione dell’assegno di € 47.000,00 frutto del rimborso per la mancata iscrizione del “Città di Brindisi” al Campionato di serie “D”
Lo fa attraverso un comunicato stampa nel quale l’Associazione lamenta che a circa due mesi dal ricevimento da parte della SSD Calcio Città di Brindisi dell’assegno per la mancata iscrizione “nulla di quanto promesso è stato restituito”.
La questione è nota a tutti coloro che seguono le vicende calcistiche brindisine e nasce quando l’Associazione PerBrindisi decide di promuovere una sottoscrizione per “salvare” il Città di Brindisi che, nel frattempo, era passato di mano dalla gestione Flora a Domenico Solazzo, un tifoso del Brindisi con scarse disponibilità economiche.
Attraverso le sottoscrizioni, l’Associazione raccolse circa diecimila euro e decise di destinarli al Città di Brindisi – nonostante il primo volere di un’assemblea pubblica, modificato successivamente su pressione di alcune persone (anche politici).
L’importo – scrive l’associazione nel comunicato – fu messo “a disposizione della SSD Calcio Città di Brindisi in data 10 luglio u.s., per mano del Delegato dalla stessa Sig. Gilberto Niccoli, perché questa fosse iscritta al Campionato competente”.
Fu fatto ad una condizione: “come scritto nell’accordo tra la Perbrindisi e la SSD Calcio Città di Brindisi rappresentata dal Sig. Niccoli, vi era l’impegno ad utilizzare detto denaro al sol fine di procedere all’iscrizione della squadra SSD Città di Brindisi al Campionato nazionale dilettanti”.
Dopo i gravi illeciti sportivi commessi da Antonio Flora, dal figlio Giorgio e da Morisco, che hanno determinato la condanna della società all’esclusione dai campionati di competenza, la Figc ha rimborsato alla SSD Città di Brindisi “non solo la quota di iscrizione al Campionato, ma anche altre somme a titolo di fidejussioni etc., per un totale di 47.000,00, ovviamente attraverso il suo proprietario di maggioranza Sig. Domenico Solazzo“.
“Questi – scrive la PerBrindisi – avrebbe dovuto tenere fede all’ accordo stipulato con l’Associazione Perbrindisi, confermato e riproposto sul profilo Facebook della società in data 05 settembre 2015, come di seguito riportato: Restituzione che, ad oggi, non è avvenuta“.
Pertanto, l’Associazione rende noto di aver “dato mandato al proprio legale Avv. Giacinto Epifani perché adisca le vie legali pertinenti per il recupero dei diecimila euro a tutela dei tanti tifosi che hanno creduto nella bontà del progetto“.
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