August 25, 2025

Il Presidente dell’Ente di Area Vasta Provincia di Brindisi, Maurizio Bruno, con proprio Decreto presidenziale, ha voluto garantire la continuità di servizi essenziali in tema di politiche sociali, assicurando il diritto allo studio degli studenti disabili frequentanti le scuole di competenza provinciale sin dall’inizio del prossimo anno scolastico, nonostante siano servizi non più di competenza provinciale.

L’intendimento del presidente Bruno, pertanto, è quello di non creare disagio all’utenza scolastica interessata.

 

Tale provvedimento è stato assunto recependo gli indirizzi della Delibera di Giunta Regionale n.1157 del 26 maggio 2015, con cui la Regione Puglia, nelle more del complessivo riordino delle funzioni fondamentali delle Città Metropolitane e degli Enti di Area Vasta, ha inteso riattribuire le residue funzioni in tema di servizi sociali agli Enti di Area Vasta, pur non rientrando le stesse tra quelle previste dalla Legge Delrio.

 

In particolare, l’Ente di Area Vasta Provincia di Brindisi continuerà a garantire e a proseguire col proprio personale i servizi d’integrazione scolastica per videolesi ed audiolesi, frequentanti le scuole site nel territorio provinciale, di ogni ordine e grado, i servizi di integrazione scolastica specialistica e il trasporto scolastico assistito a favore degli studenti disabili frequentanti le scuole medie superiori ubicate nel territorio provinciale.

 

Pertanto, poiché si tratta di spese che dal 1° gennaio 2015 non sono più afferenti a funzioni fondamentali dell’Ente, in sede di formazione del bilancio di previsione 2015 e del bilancio triennale 2015-2017 saranno posti in essere tutti gli adempimenti necessari e funzionali all’integrale recupero del relativo costo presso la Regione Puglia. Fatta eccezione per la spesa inerente il personale soprannumerario facente capo alla funzione medesima, che resta a carico dell’Ente di Area Vasta fino al definitivo riordino delle funzioni per come previsto dalla vigente normativa.

 

La summenzionata nota inviata dall’Ufficio stampa della provincia di Brindisi risponde ad un comunicato giunto in mattinata a firma della CGIL che esprimeva proprio la forte preoccupazione in relazione ai servizi per le categorie protette.

Questa la nota integrale sottoscritta dal Segretario Generale Michela Almiento.

 

E’ del 30 giugno la richiesta d’incontro che abbiamo inoltrato al Presidente della Provincia di Brindisi come CGIL, FP e FLC, le categorie del Pubblico Impiego e della Scuola, per poter affrontare il tema della gestione dei servizi di integrazione scolastica nelle scuole medie superiori, l’assistenza disabili sensoriali e il trasporto scolastico disabili gravi nelle scuole medie superiori, ma finora abbiamo registrato solo un silenzio assordante da parte dell’Ente.
Come sindacato nutriamo forte preoccupazione rispetto ai gravi disagi che potrebbero verificarsi con il nuovo anno scolastico per gli alunni disabili che frequentano le Scuole Superiori cui la Provincia di Brindisi deve continuare a garantire il diritto allo studio. Il motivo nasce dall’aver constatato che da gennaio 2015 l’Ufficio dei Servizi Sociali dell’Ente ha operato considerando non più di propria competenza la gestione dei servizi di integrazione scolastica e di trasporto, non erogando le risorse economiche programmate agli ambiti territoriali. La delibera di giunta regionale n.1157 del 26 maggio 2015 ha ribadito, invece, che sono le Province a dover assicurare l’assistenza e il trasporto degli alunni disabili.
Sappiamo purtroppo che l’applicazione della legge Delrio, ha solo creato una serie di criticità e forti incertezze sia in termini di garanzie dei servizi essenziali per i cittadini, sia in riferimento al futuro dei lavoratori coinvolti, ma in tema di integrazione scolastica siamo convinti che la Provincia di Brindisi abbia inopportunamente accelerato i tempi rispetto anche ad impegni di spesa già vincolati per l’anno scolastico appena terminato, e deve continuare a farlo anche per il prossimo anno scolastico. Chiediamo quindi al Presidente di porre l’attenzione necessaria al problema e di dare risposte certe rispetto alla gestione dei servizi in questione, rasserenando non tanto noi ma tutti gli alunni in stato di disabilità e le loro famiglie.

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