Oggi 16 giugno 2017, il Comune di Latiano, Assessorato alla Cultura, presenterà alle ore 19,00 presso la Sala Flora di Palazzo Imperiali, la raccolta archeologica donata dal Sig. Antonio Marseglia, un concittadino residente a Firenze.
La raccolta, dichiarata di interesse culturale dalla Soprintendenza archeologica della Toscana, è composta da 440 reperti:
· i reperti da 1 a 423 si inquadrano dall’età neolitica al XIX- XV d.C.
· mentre i reperti dal n. 424 al n. 440 sono ricostruzioni di armi e utensili preistorici che impiegano reperti di dubbia autenticità
Il nucleo più significativo della raccolta è costituito da vasi neo-eneolitici restaurati e in parte integrati e da frammenti vascolari, che documentano classi e forme ceramiche diffuse in Italia meridionale per un lungo arco cronologico, per le quali è impossibile avanzare datazioni precise.
Si segnalano, in particolare, un frammento di ceramica impressa, vasi di impasto con decorazione graffita attribuibili alle cosiddette “graffite murgiane”, cui si associano numerosi frammenti, alcune dei quali attribuibili alla facies Matera-Ostuni, ciotole troncoconiche di impasto inquadrabili tra Neolitico ed Eneolitico, vari frammenti del Neolitico finale dello stile Serra D’Alto e Diana, tra cui alcune anse a rocchetto e una pintadera.
Per quanto riguarda l’ instrumentum domesticum, è documentato nella raccolta un gruppo di pesi fittili da telaio,sia interi che frammentari, tronco piramidali e troncoconici alcuni con decorazioni impresse.
Un gruppo di anse bollate pertinenti ad anfore tardo-repubblicane romane, rimanda alla produzione di anfore brindisine e, in particolare, alla manifattura di Giancola nella fase tardo repubblicana romana, quando gli impianti artigianali appartenevano a Visellius, identificabile con un cugino di Cicerone, e vedevano coinvolti nella produzione almeno 25 schiavi i cui nomi sono attestati dai bolli.
Si segnala, inoltre, la presenza di tre impastatoi.
Numerosi sono anche gli oggetti di ornamento in bronzo: frammenti di cinturoni, anelli, uno specchio, fibule di varia tipologia, ad esempio la fibula ad occhiali.
Per le fibule, fra le quali risalta anche l’esemplare in argento, i confronti più significativi possono stabilirsi con la documentazione dell’area della Peucezia.
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