Un atto di violenza. Solo così può essere definito quello che è avvenuto gli scorsi giorni nel territorio di Masseria Scannatizzi, dove alcuni alberi di ulivo sono stati tagliati su un terreno di proprietà comunale.
Un atto di violenza nei confronti della nostra terra e della nostra identità. Decapitare un albero di ulivo vuol dire cancellare, annullare, ferire profondamente il legame ancestrale che abbiamo con il nostro territorio.
La violenza è una violenza carnale, perché quegli alberi sono stati divisi per sempre dalle loro radici, quelle stesse radici che siamo bravi a decantare simbolicamente, ma che abbiamo paura di difendere.
Quegli alberi di ulivo che hanno resistito aggrappati alla terra per secoli, alla mancanza di acqua, al sole dell’estate, alle carezze del tempo che gli ha incisi, rendendoli meravigliosi, non hanno superato l’attacco feroce dell’uomo.
Per tutti questi motivi abbiamo chiesto al Corpo Forestale dello Stato di effettuare i dovuti accertamenti e depositato un’interrogazione a risposta scritta per avere chiarezza su quanto avvenuto.
COMUNICATO STAMPA M5S SAN VITO DEI NORMANNI
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