May 1, 2025

Il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza il Conto Consuntivo 2013. Non era un provvedimento scontato perché questo è stato il primo bilancio chiuso nell’anno “zero” del federalismo fiscale così come lo ha disegnato il governo centrale. “I comuni devono rendersi autosufficienti – ha dichiarato l’assessore al Bilancio Carlo Caforio – con l’imposizione locale, i trasferimenti di risorse dallo Stato agli Enti locali vanno azzerandosi e anzi lo Stato stesso per proprie esigenze di bilancio ha prelevato dai comuni, nel 2013, l’IMU per i fabbricati industriali e la maggiorazione Tares di 0.30 cent a mq per abitazione”. Nel caso di Mesagne l’ammontare di queste minori entrate corrisponde a circa 2.500.000 euro ai quali bisogna aggiungere € 1.500.000 come contributo del Comune di Mesagne al Fondo di Solidarietà tra Comuni per un totale di 4milioni di euro pagati dai cittadini mesagnesi ma finiti per risanare il Bilancio dello Stato.
“Da questo nuovo sistema di finanziamento – ha proseguito l’avv. Caforio –  discendono una serie di inedite problematiche che mettono gravemente a rischio la tenuta dei bilanci comunali”. I cittadini versano in due rate (16 giugno e dicembre) le somme dovute e, naturalmente, non tutti adempiono a questo obbligo. Le conseguenze sono facilmente intuibili per le finanze comunali: per lunghi periodi occorre fare i conti con assenza di liquidità; se devono essere pari a 100 le entrate e le uscite, appare evidente che mentre le spese sono certe e vanno coperte non lo stesso si può dire per gli incassi; si crea una inevitabile doppia velocità tra entrate (lente) e uscite (veloci) che può provocare sforamenti e dissesti con molta più facilità del passato.

 

“Per questo il Consuntivo rappresenta una occasione “certificata” – ha aggiunto l’Assessore Caforio – per capire come reggono i bilanci comunali a questa nuova modalità di finanziamento ed il Consiglio comunale ha il dovere, tralasciando per un momento la tradizionale dialettica politica, di verificare i conti e valutare la reazione del bilancio del Comune di Mesagne a questa vera e propria rivoluzione”.
I dati che sono emersi dal Consuntivo 2013 confermano come nonostante questa congiuntura drammatica il Bilancio abbia retto, contenuto le spese, realizzato un avanzo di gestione pur in presenza di un disavanzo di cassa che sarà strutturale ma che è stato garantito dalle risorse utilizzabili e non consumate.

Il risultato di gestione con le relative cifre è la traduzione specifica di quanto appena descritto:
Per quanto riguarda la gestione della Cassa:
                 al 01/01/2013 avevamo un fondo cassa di  € 1.167.784,16
                 Nel 2013 riscosse somme per residui € 7.717.032,17 e anno corrente  € 19.794.415,68 per un totale riscossione di  € 27.511.447,85
                 Sempre nel 2013 pagate somme per € 8.198.173,87 da residui e € 20.481.058,14 per anno corrente, per una spesa complessiva di  € 28.679.232,01

Per quanto riguarda la gestione finanziaria (e cioè i movimenti di bilancio in entrata e in uscita) i Residui Attivi (cioè entrate accertate ma non incassate) sono di € 25.876.512,29 e i Residui Passivi (spese accertate ma non ancora pagate) sono di  € 23.977.920,55 realizzando così un Avanzo di gestione al 31/12/13 di € 1.898.591,74 al quale occorre sottrarre € 1.657.370,53 che è la cifra corrispondente al nuovo disavanzo di Cassa e quindi l’Avanzo di Esercizio è di € 241.221,21.

Ulteriore elemento che certifica una “salute” del Bilancio nonostante il dato negativo della cassa, con cui dovremmo fare i conti sempre, è il Bilancio di Competenza per il secondo anno consecutivo in positivo (+ 1.136.589,93) che fotografa meglio di ogni altro ragionamento l’andamento finanziario di questo comune, come quello di tanti altri: riscossioni inferiori ai pagamenti per  – 686.642,46, compensati da un lavoro di recupero sui residui attivi  +1.823.232,39 che realizzano un avanzo di competenza di € 1.136.589,93

 

“Questo dato è importantissimo – ha voluto ribadire il Sindaco Scoditti – perché l’Amministrazione che presiedo avrebbe potuto legittimamente spendere questo ulteriore milione di euro se avesse amministrato senza responsabilità pensando solo all’oggi e non al domani, ma avremmo aggravato ancora di più il disavanzo di cassa e rischiato un dissesto di gestione drammatico. La prudenza nell’uso delle risorse è una virtù che rivendico.”

 

Ultima significativa sottolineatura sul fronte della Spesa Corrente per la cosiddetta “Revisione della Spesa”. Nell’anno 2013 pur in presenza di spese impreviste per compartecipazione Piano di Zona (320.000), Pubblica Illuminazione (100.000), Servizi cimiteriali (111.000) si è ottenuta una riduzione ulteriore della Spesa rispetto all’anno 2012 (19.793.218,95) per 872.624,91 (2013 19.024.282,27). “Sono stato sottoposto a durissimi attacchi personali – ricorda il vice Sindaco Canuto – da parte di chi non voleva vedere i cambiamenti strutturali in atto e mistificava le cifre addebitando l’aumento delle tasse alla cattiva gestione. Ho atteso pazientemente che il Consuntivo 2013 certificasse il contrario perché la forza dei numeri è superiore ad ogni approccio approssimativo e demagogico.”

 

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MESAGNE

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