August 24, 2025

truffa anziani ostuni (2) Hanno 51 e 29 anni, provengono dalla Campania, sono noti alle forze dell’ordine per simili precedenti penali e la loro più recente “occupazione” è quella di tentare di truffare gli anziani di Ostuni.

La loro attività non è però passata inosservata e gli agenti del Commissariato di Ostuni sono attenti ai loro spostamenti ed anche gli anziani – sebbene ingenui – appaiono attenti a denunciare.

E così ieri mattina D.C. (51enne di Casalnuovo) e D.D. (29enne di Napoli) sono stati fermati con le accuse di tentata truffa in concorso, sostituzione di persona ed altro. Il tutto è avvenuto al termine di una mattinata movimentata per un  88enne di Ostuni, che è stato avvicinato da uno dei due napoletani con la proposta di acquisto di una un fantomatica macchina da caffè.

L’anziano, colto di sorpresa, ha glissato ma si è subito ricordato che nel primo pomeriggio di mercoledì 30 settembre quello stesso uomo, si era presentato a casa sua e, dichiarando di essere un funzionario I.N.P.S., aveva preteso di entrare nell’abitazione con la scusa di voler chiarire alcuni aspetti relativi alla posizione contributiva e per regolarizzare alcuni presunti pagamenti non effettuati.
Malgrado le insistenze, l’anziano non era caduto nella trappole e, col contributo della moglie 85nne, aveva allontanato il truffatore con urla e la minaccia di far intervenire suo figlio.
Per tutta risposta – stando a quanto poi denunciato dall’anziano – lo sconosciuto si era allontanato ma gli aveva fatto presente che l’indomani (ossia ieri mattina), si sarebbe ripresentato da lui proprio perché desideroso di parlare con suo figlio.
Anche ieri mattina l’anziano non ha creduto al truffatore in relazione all’acquisto di una macchina da caffè ma, tornando a casa, si è trovato di fronte lo stesso uomo che gli ha chiesto di poter parlare con il figlio.
Davanti a quest’ultima pressione, l’anziano ha ceduto ed ha fatto entrare lo sconosciuto nel proprio appartamento. Ed è stato qui che – a detta dell’anziano – il napoletano si è diretto nella stanza da letto dove ha trovato la moglie che, spaventata dalla presenza di uno sconosciuto, ha cominciato ad urlare.

 

truffa anziani ostuni (1)Per fortuna, la città è piccola ed è subito scattato quello speciale allarme costituito dalle conoscenze e dalla solidarietà. Infatti un amico di famiglia, avendo notato che l’anziano aveva fatto entrare uno sconosciuto in casa, ha allertato il figlio che, a sua volta, ha chiamato i poliziotti.
Così, gli agenti al Comando del Vice Questore Angiuli hanno fatto irruzione nell’appartamento e bloccato D.C. mentre era ancora in casa.
I conseguenti accertamenti espletati dai poliziotti, hanno consentito di individuare il 50enne che agiva in concorso con D.C.: era nei pressi dell’abitazione degli anziani, a bordo di una vettura Fiat 500 L.
La perquisizione eseguita a bordo dell’auto ha consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro due micro-telecamere in ordine alle quali i due uomini non hanno saputo fornire spiegazioni su provenienza ed utilizzo.
I due sono stati condotti presso il Commissariato di P.S. dove è stata formalizzata la denuncia-querela da parte dell’anziano.
D.C. e D.D. sono stati formalmente indagati, in stato di libertà mentre gli agenti hanno avviato accertamenti al fine di circostanziare la vicenda ed individuare casi criminosi analoghi perpetrati in provincia.

 

Ad ogni modo, dal Commissariato di Ostuni, allo scopo di scongiurare episodi criminali in pregiudizio di anziani (e non) ad opera di soggetti che si dichiarino funzionari, o semplice, comunque, incaricati INPS, ricorda che l’Istituto non manda dipendenti a casa per rimborsi, controlli della posizione pensionistica o, men che meno, per la sostituzione di banconote false erroneamente date.

In più circostanze, infatti, le DIREZIONI INPS hanno reso noto che nessun titolo i dipendenti dell’Istituto sono autorizzati richiedere, accettare o consegnare a domicilio somme di danaro. Chi dovesse ricevere eventuali visite a domicilio da parte di “FUNZIONARI” o incaricati di qualsivoglia ente previdenziale/assistenziale sono pregati di segnalarne la presenza al 113/112, agli Uffici INPS competenti.

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