May 25, 2025

Fa discutere – e non poteva essere altrimenti – la notizia riportata dal Nuovo Quotidiano di Puglia – sul progetto avanzato dalla ditta Nubile e dalla Cisa sulla trasformazione del termovalorizzatore di rifiuti speciali pericolosi in un impianto per la combustione di Cdr e Css prodotti dai Comuni della provincia di Brindisi.

La proposta è stata inviata dalle due società all’Asi di Brindisi e, per conoscenza, al sindaco di Brindisi Mimmo Consales (che presiede l’Oga, l’organo di governo d’ambito che ha competenza sul ciclo dei rifiuti), all’Ufficio Grandi Impianti della Regione Puglia, alla Prefettura di Brindisi ed alle organizzazioni sindacali.

 

bbc grandePer “Brindisi Bene Comune”, rappresentata nel consiglio comunale del capoluogo da Riccardo Rossi, si tratta di “una proposta indecente“.

Negli ultimi anni – scrive il movimento civico – si è proposto a Brindisi di bruciare rifiuti nella centrale di Cerano, fanghi reflui e rifiuti speciali nell’inceneritore di Termomeccanica, poi sempre derivati da rifiuti nella centrale Edipower e adesso la nuova proposta di Nubile e CISA.
Oggi “viene presentato l’ennesimo progetto per un inceneritore di rifiuti”.
“Tutte queste proposte – si prosegue nella nota – “sono inaccettabili per una città che ha pagato e continua a pagare un prezzo altissimo in termini di ricadute ambientali e sanitarie”.
“Ci siamo battuti in questi anni affinchè si attui a Brindisi una gestione corretta dei rifiuti, applicando la strategia rifiuti zero. Raccolta differenziata porta a porta, impianti di compostaggio aerobico e ove possibile domestico, centri per il riuso e recupero dei materiali della differenziata”.
“Niente di tutto questo si è realizzato in questi anni, la differenziata è sempre ridotta ai minimi termini con le discariche al collasso bloccate dai danni provocati alle falde ormai inquinate e da bonificare”.
“In questa situazione – scrive ancora Rossi – la crisi sui rifiuti viene cavalcata ad arte per poter finalmente realizzare anche a Brindisi un inceneritore dei rifiuti ed avviare una nuova stagione di profitti per pochi pagati dai cittadini.
Le soluzioni da adottare invece sono altre e tra queste chiediamo al Comune e alla Regione Puglia di sbloccare quanto prima le autorizzazioni per la realizzazione dell’impianto di compostaggio aerobico che i tecnici del Comune hanno già predisposto e che attende il via libera della Regione Puglia. Impianto per il quale vi è un impegno preciso preso dal Consiglio Comunale per poter impiegare i lavoratori della Termomeccanica . Si può e si deve chiudere il ciclo dei rifiuti in modo virtuoso come prescritto dalla strategia rifiuti zero creando anche buona occupazione”.
I ritardi non sono più ammissibili – si conclude nella nota stampa di Brindisi Bene Comune – né qualcuno pensi di rinviare queste decisioni per imporre impianti di incenerimento dei rifiuti a Brindisi“.

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