“Noi non abbiamo mai aderito al coordinamento dei “21 per la sinistra” né tantomeno abbiamo sottoscritto il documento con cui essi hanno deciso di disertare la direzione cittadina di ieri“.
Con queste parole la componente civitana di Brindisi, coordinata da Gigi Rizzi (componente dell’assemblea nazionale e della direzione regionale) e rappresentata da Gabriella Ligorio (componente dei direttivi regionale e cittadino) prende le distanze da una polemica in cui è stata tirata dentro da alcune interpretazioni di stampa.
“Ci teniamo a specificare che la scelta di Enzo Casone di aderire ai 21 firmatari deve intendersi certamente legittima ma esclusivamente a titolo personale“. Essa, quindi, non coinvolge la componente Civati.
“D’altra parte – precisano Rizzi e Ligorio – la presenza nei “21 dissidenti “ di alcuni militanti storici non è compatibile con la nostra idea di un rinnovamento reale del partito e rende impensabile le la nostra adesione a tale gruppo“.
Il concetto viene ampliato da Gabriella Ligorio in un post su facebook: “ogni polemica in atto è puramente tesa a una resa dei conti interna al partito che poco importa ai cittadini.
Per tale ragione non si condivide l’azione intrapresa da Enzo Casone e “Per la Sinistra” che appare strumentale a questo scopo.
L’area Civati ribadisce il proprio impegno sulla politica cittadina intesa come bene comune e si estranea da questa rissa fine a se stessa”.
E che i civatiani non vogliono essere tirati per la giacchetta nella sterile discussione in corso tra due fazioni lo si comprende dalla parte del documento stampa in cui la componente brindisina riflette sulle risultanze del direttivo tenutosi nella giornata di ieri: “seppur convocato in ritardo rispetto alle richieste e con un ordine del giorno troppo generico su “problematiche e priorità amministrative”, esso tuttavia offriva l’occasione che poteva e doveva essere presa al volo per il confronto e la critica sulle azioni del PD locale.
Volevamo che finalmente il direttivo del PD tornasse ad essere il luogo di indirizzo politico della amministrazione della città, alle prese con tante problematiche con conseguenza dirette sui cittadini tali da far passare in secondo piano le divergenze tutte interne al partito (che pure abbiamo rappresentato con le dimissioni del nostro componente della segreteria). La nostra azione all’interno del partito continuerà ad essere sempre simbolo del nostro modo di fare una politica diversa e nuova, orientata più verso i bisogni delle persone e le azioni concrete che verso i tecnicismi di un ordine del giorno non dettagliato.
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