May 3, 2025

E’ stato presentato venerdì scorso, presso l’auditorium “Giorgio Amico” del liceo scientifico “Leonardo Leo” di San Vito dei Normanni, il romanzo “Fuori piove Dentro pure. Passo a prenderti?” di Antonio Dikele Distefano. L’incontro, reso possibile dalla collaborazione pluriennale della scuola con Taberna Libraria di Latiano, ha sottolineato la sensibilità della dirigenza nel saper valorizzare gli interessi e le curiosità degli studenti. Presenti il sindaco di San Vito dei Normanni, avv. Magli, e l’assessore Ingletti.
Nato nel 1992 a Busto Arsizio, da genitori angolani, Antonio Dikele Distefano ha trascorso la sua infanzia a Ravenna, città in cui vive attualmente. È un rapper da quando aveva 12 anni e nel mondo dell’hip hop è conosciuto come Nashy, in arte Antonio Iam Nashy Distefano. Dal 2013, dopo il diploma, porta avanti il progetto “Primavera Araba”, dove in duo con Nizar Gallala, propone un percorso musicale e culturale nell’accezione più ampia del termine, andando nelle scuole e confrontandosi con gli studenti su temi che riguardano l’amore, i social network, la felicità, le discriminazioni, l’integrazione , l’ immigrazione, la storia di oggi in una prospettiva che parte dal quotidiano e che racconta di persone che hanno provato o provano a cambiare la loro vita e quella degli altri. Il 2014 segna il suo debutto in campo letterario con il suo primo romanzo, o forse sarebbe meglio chiamarlo, come suggerisce lo stesso Distefano, “una raccolta di storie, pensieri e riflessioni”.

A giugno dello stesso anno il libro viene pubblicato in free download su alcune piattaforme di epublishing.

In poco tempo il volume scala le classifiche di Amazon: sono 20mila i lettori soltanto grazie al passaparola: nasce l’interesse delle case editrici, ma è la Mondadori a contattare Distefano e a pubblicare la sua opera. Filo conduttore del libro è, apparentemente, la storia d’amore tra Antonio e Linda.

Una storia durata un anno, trascorsa per la maggior parte del tempo a nascondersi, a difendersi dai pregiudizi legati al fatto che Antonio è nero e per questo motivo ritenuto dai genitori di lei inadeguato.

A ben guardare però Antonio racconta con la stessa intensità di altri amori, della sua famiglia, delle amicizie, della scuola, delle nuove forme di comunicazione , lasciando intravedere “in filigrana” il vero oggetto del narrare che è il faticoso confronto con una società , la nostra , spesso intollerante al diverso o che, peggio ancora, ritenendosi tollerante finisce col discriminare ugualmente: è questa consapevolezza che trova espressione in semplici frasi o in brevi capitoli, il vero filo conduttore del libro.

 

“Le frasi sono brevi e a effetto – ha detto nella presentazione del libro la professoressa, Brigida Scarafile Colucci – ricche di metafore e similitudini. Sono frasi che possono, una volta decontestualizzate, essere usate come aforismi per descrivere stati o post sui social network. Alcune di esse, già note al mondo giovanile, possono anche sembrare costruite o poco originali, ma rivelano il desiderio, se non l’urgenza, di entrare in sintonia col lettore nel più breve tempo possibile. E’ il linguaggio di facebook – ha continuato nella sua recensione critica la professoressa Brigida Scarafile Colucci – ma come Seneca insegna è anche il linguaggio dell’interiorità, l’unico possibile quando dobbiamo guardare in noi stessi con lucida sincerità”.

 

E nel concludere la presentazione del libro la professoressa Brigida Scarafile Colucci ha evidenziato che “non c’è da meravigliarsi se “Fuori piove, dentro pure. Passo a prenderti?” è, almeno in questo momento, il libro più letto e amato dai nostri giovani. Questo deve invece far riflettere chi per professione, vocazione o entrambe le cose guida i giovani alla lettura sulla propria reale capacità di “essere cerniera” tra passato e presente”.

 

C.S.

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