Oltre alle già note segnalazioni dell’ingresso dei privati, come l’Eni al Majorana, ci troviamo, purtroppo, a dover segnalare l’ennesimo dato che evidenzia, di fatto, l’entrata in vigore della Buona Scuola.
Questa volta ci troviamo al Liceo Classico “Benedetto Marzolla” di Brindisi: alcuni studenti della scuola erano in procinto di distribuire dei volantini nelle classi prime che riguardavano lo sciopero studentesco del 9 ottobre e, più in generale, cos’è l’Unione degli Studenti e come agisce all’interno e all’esterno della scuola.
I suddetti studenti sono stati bloccati prima dai professori perché non avevano avuto autorizzazione alcuna per consegnare i volantini nelle classi e all’esterno di queste e, una volta chiesto il permesso alla vicepreside, questa ha dichiarato che il volantinaggio nella scuola può essere autorizzato solo dalla preside che, ricevuta una richiesta formale, avrà poi il compito di visionare il contenuto dei volantini.
Questa vicenda va chiaramente ad interferire con lo Statuto degli Studenti e delle Studentesse il cui Articolo 1 comma 4 recita chiaramente così: “La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di opinione e di espressione, sulla libertà religiosa, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologia, sociale e culturale”.
Ed è proprio per vicende come queste che il 9 ottobre scenderemo in piazza: contro ogni repressione, noi vogliamo potere dire la nostra, vogliamo poter esprimerci liberamente!! Non scendiamo a patti con nessuno, tanto meno con l’autoritarismo dei presidi.
Inoltre, il 3 ottobre, alle 17 in via Porta Lecce 80, abbiamo convocato un’assemblea pubblica per parlare di quella che sarà la piattaforma locale, regionale e nazionale prevista per il 9, in attesa di definire il percorso del corteo cittadino.
Coordinatore provinciale dell’Unione degli Studenti
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