August 6, 2025

All’età di 76 anni è stato condotto in carcere dopo la condanna a titolo definitivo per l’omicidio preterintenzionale di un quasi coetaneo.
Domenico Giannoccaro, venditore ambulante di Fasano, deve scontare una pena residua di 3 anni e 5 giorni di reclusione dopo essere stato riconosciuto responsabile dell’omicidio di Vito Trisciuzzi, 75 anni.

 

Ieri, i Carabinieri della Stazione di Fasano hanno eseguito l’ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce che ha emesso la condanna in via definitiva per omicidio preterintenzionale. Giannoccaro è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.

 

Tutto accadde l’11 giugno del 2013 per un banale litigio scaturito per una “precedenza” per  l’occupazione di una sedia nei pressi del Tam Bar di Via Dante, noto luogo di ritrovo di Fasano.

Giannoccaro colpì con un schiaffo Vito Trisciuzzi, soggetto debole con evidenti problemi fisici,
Secondo l’accusa Trisciuzzi, a causa del forte schiaffo, cadde per terra battendo la testa sull’asfalto e rompendosi il femore, e poi morì il 26 giugno all’Ospedale “Perrino” di Brindisi dopo aver reso noto il nome del colpevole.

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