E’ degno dello spessore anche morale di chi ci amministra elevare a gloria come merito proprio fatti e circostanze che di contro sono legate al lavoro altrui. Tanto si evidenzia non per vana gloria, ma per stabilire un minimo di verità, quella che alcuni giornali non si premurano di verificare prima di pubblicare atti e dati che riportano lo indegne falsità.
Iniziamo con il rilevare che il finanziamento per il sottopasso di via Libertà è stato revocato. Tanto è vero che l’opera in questione è stata inserita tra le opere pubbliche incompiute che, a seguito di una istruttoria del Cipe saranno oggetto di nuovo finanziamento.
E’ chiaro che chi ha promesso l’avvio dei lavori (fatto a dir poco auspicabile rispetto al quale oggi avendo l’On.le Mariano a rappresentare il nostro Paese in Parlamento ed il Consigliere Romano per l’undicesimo anno a rappresentarci in Regione) se non realizza il tutto alla luce dei tanti compagni di partito che possono traghettare il percorso dovrà miseramente nascondersi, se invece il Cipe consentirà il rifinanziamento dell’opera avrà fatto solo una parte del suo dovere.
Non è vero quindi che grazie alla attuale Amministrazione sono ripresi i lavori.
La verità è contenuta nel preventivo che, guarda caso, reca data aprile 2015 (Amministrazione Rizzo), elaborato da AQP per lo spostamento della fognatura, lavori questi per i quali, come per le opere eseguite alla c.da Canimazzi ed in altre vie periferiche del Paese, l’Amministrazione Rizzo aveva stanziato ed impegnato le relative risorse in bilancio , ammontanti, salvo errori, ad €.102.500,00 di cui €.27.117,30 per lo spostamento delle condutture per realizzare il sottopasso.
E’ chiaro che se si fossero avviati i lavori subito dopo l’insediamento, i meriti sarebbero andati alla precedente amministrazione), per cui Renna non consentì che si procedesse subito a liquidare gli importi già disponibili, differendo l’esecuzione di tutte le opere nel tempo. L’Arch. Delle Donne ha liquidato il preventivo per lo spostamento delle condutture del sottopasso solo qualche mese fa, nonostante i soldi fossero disponibili da maggio 2015, ed AQP ha programmato ed avviato i lavori di spostamento della fognatura essenziali e propedeutici al fine di poter eseguire poi quelli del sottopasso.
Nel bilancio preventivo del Comune di San Pietro Vernotico non è stato previsto un solo centesimo per i lavori del sottopasso di Via Libertà. Poi, lo ribadisco, si auspica che il CIPE o chi di competenza rifinanzi l’opera e la stessa si realizzi: ma questa è tutta un’altra storia che, per quel che mi risulta, deve ancora essere scritta (da fine luglio il CIPE sta provvedendo ad individuare le opere da rifinanziare); i lavori in corso di realizzazione per lo spostamento della fognatura che si stanno realizzando sono frutto degli accantonamenti che l’Amministrazione Rizzo ha effettuato ad aprile/maggio del 2015. Del resto dopo l’insediamento di Renna vi è solo un bilancio falso, disastri finanziari e debiti fuori bilancio per affidamenti fasulli: il nulla sotto il profilo delle opere pubbliche, anzi, scusatemi, solo un lavoro considerato opera pubblica e cioè la sistemazione degli intonaci nella biblioteca comunale, fatto ritenuto così rilevante da meritare un volantinaggio a marzo con tanto di ridicole firme del Sindaco e dell’assessore Carella (i lavori forse sono iniziati da poco per un valore di €.20.000,00; si considerano opere pubbliche quelle di valore superiore ad €.100.000,00).
Tornando alla fognatura del sottopasso, hanno impiegato un anno per utilizzare i fondi messi a disposizione da Rizzo, è questo il dato politico vero e drammatico. Solo gli ignoranti, chi intende disinformare, i questulanti ed accattoni della politica e del giornalismo possono raccontare una diversa verità o meglio una vergognosa falsità. Se così non è, provvedete a pubblicare la determina con cui l’Arch. Morleo o l’Arch. Delle Donne (non ricordo chi è il responsabile del sottopasso) ha disposto lo stanziamento di spesa e l’avvio dei lavori del sottopasso con indicazione dei capitoli di spesa a carico della Regione da cui attingere i relativi importi. Ancor prima pubblicate la nota di definanziamento del sottopasso per poi, auspichiamo,, leggere ciò che accadrà dopo.
Pasquale Rizzo
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