La vendita da parte di Eni del gruppo Versalis al fondo di investimento americano SK Capital va assolutamente contrastata e fermata.
Eni con questa decisione si disimpegna dalla chimica in Italia e sembra chiaro a tutti che il vincolo di mantenimento dei livelli occupazionali da parte dell’acquirente SK Capital per solo tre anni è il preludio della chiusura dei siti produttivi in Italia compreso quello di Brindisi.
Una scelta con ripercussioni pesantissime per il nostro territorio che si ritroverebbe con un disastro sociale, determinato dalla perdita dei livelli occupazionali e allo stesso tempo con un disastro ambientale con nessuna risorsa per le bonifiche di suolo e falde.
Ad Eni chiediamo invece il rispetto per il nostro territorio investendo in nuove tecnologie per risolvere l’annoso problema dello sfiaccolamento delle Torce , investire nella Chimica Verde, necessario passaggio per una chimica sostenibile, e nelle bonifiche di suolo e falda.
Non possiamo consentire ad Eni di abbandonare il nostro territorio incassando anche oltre un miliardo di euro dalla vendita dei siti produttivi lasciando a noi il disastro sociale ed ambientale.
Al Governo, che oggi sostiene questa scelta scellerata di disimpegno del gruppo Eni dalla chimica in Italia, diciamo che il nostro territorio ha bisogno di investimenti e non può essere utilizzato per fare cassa e scappare con il bottino.
Il nostro impegno sarà assoluto nel contrastare con tutte le nostre forze la vendita di Versalis al fondo SK Capital che non ha neanche la solidità finanziaria per sostenere questa operazione.
Comunicato Stampa Riccardo Rossi candidato Sindaco Brindisi Smart
Brindisi Bene Comune e Sinistra per Brindisi
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