Quando si parla di tagli ai costi della politica, si sa, quasi tutti defezionano in men che non si dica. Quando l’obiettivo si sposta dal piano nazionale a quello locale, l’effetto si amplifica. Nel corso del primo consiglio comunale della neo maggioranza Renna, abbiamo assistito ad una vicenda a cui mai avremmo pensato di assistere che si è consumata nella giornata di venerdì 19 giugno 2015: cittadini che applaudivano chi aveva appena sperperato soldi pubblici.
Procediamo con ordine.
Come molti sapranno, il paese di San Pietro Vernotico essendo al di sotto della soglia demografica dei 15mila abitanti, non solo ha visto cambiata la legge elettorale, ma anche qualche disposizione in merito di incarichi dell’asse amministrativa.
Già nel primo pomeriggio di venerdì, alcuni attivisti avevano fatto presente come in un comune con popolazione inferiore ai 15.000 (come il caso sanpietrano) il Consiglio comunale è presieduto dal sindaco, salvo differente previsione statutaria.
A prevederlo non è il meetup di “Cittadini in MoVimento” ma l’ordinamento degli enti locali il cui art. 39/18/8/2000) riguardante la presidenza dei consigli comunali e provinciali che al comma 3 recita così: “Nei comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti il consiglio è presieduto dal sindaco che provvede anche alla convocazione del consiglio salvo differente previsione statuaria”.
Ciò vuol dire che non era obbligatorio, oltre che necessario, prevedere una ulteriore figura o, in parole povere, un’ altra poltrona.
La stessa obiezione è stata esposta nella stessa sede consigliare dal sindaco uscente Pasquale Rizzo, che prendendo spunto dalla nostra indicazione, chiedeva di votare per la sospensione del punto 4 all’ordine del giorno (quella appunto riguardante l’elezione presidente del consiglio).
Votazione a cui la maggioranza si è espressa con parere contrario eleggendo dunque il dott. Giordano, il quale ha strenuamente difeso il suo nuovo incarico definendolo “fondamentale per essere d’aiuto al sindaco nel recepimento dei finanziamenti”. Ecco, occorrerebbe ricordare al dott. Giordano, che il compito del presidente del Consiglio non è quello di intercettare finanziamenti (è il compito che spetta agli assessori, ai loro uffici di riferimento, ed ai consiglieri di maggioranza), ma quello semmai di conferire imparzialità durante le sedute consigliere. Si sa, son solo dettagli.
La rabbia e lo stupore per ciò che stava accadendo ci ha portato a commettere un errore di calcolo, che ammettiamo e correggiamo immediatamente.
Il calcolo effettuato era riferito alla precedente indennità del presidente del Consiglio che ammontava a circa 80 mila euro, ma essendo ormai un comune sotto i 15000 abitanti la cifra dello “stipendio amministrativo” è di 18 mila euro circa, come regolamento vuole!
Se ci fosse la volontà politica di agire, i costi delle indennità potrebbero essere dimezzati ed utilizzati per altri fini, magari a scopo benefico.
In data 12 giugno scorso, infatti, il nostro meetup ha presentato una richiesta protocollata di ben cinque punti, di cui al primo abbiamo chiesto esplicitamente il dimezzamento del 50% degli stipendi dei nostri amministratori.
Nello specifico, analizzando la recente legge Del Rio vediamo quanto segue:
– il sindaco Renna percepirà un’indennità di circa 3 mila euro mensili;
– Il vice-sindaco Argentieri un’indennità di circa 1600 euro mensili;
– gli assessori un’indennità di 1300 euro mensili;
– il presidente del consiglio un’indennità di 300 euro.
Cifre di tutto rispetto che, nel periodo storico che l’Italia e di rimando il nostro paese stanno attraversando, in cui si chiede ai cittadini di fare dei sacrifici, lo stesso dovrebbe valere per chi detiene la res pubblica e che dovrebbe difendere le fasce più deboli.
Se venisse presa in considerazione la nostra proposta di dimezzamento del 50% infatti, avremmo un risparmio nelle casse comunali di ben 320 mila euro.
Ricordiamo che durante la campagna elettorale, l’allora candidato Renna ha promesso l’aumento delle borse lavoro già avviate annualmente dal sindaco Rizzo.
Vorremmo pertanto tenere a sottolineare quanto quest’ultime potrebbero essere, non solo riconfermate, ma anche incrementate se solo gli amministratori attuali si attenessero alle nostre fattibili richieste.
Attendiamo quindi una risposta dalla nuova squadra amministrativa, certa che saprà ascoltare le esigenze non del Movimento ma del suo stesso popolo.
COMUNICATO STAMPA M5S SAN PIETRO VERNOTICO
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