In un periodo dove tutti dovremmo essere concentrati a mettere in campo tutte le forze necessarie per lavorare ad una possibile ripresa economica e sociale della nostra Provincia purtroppo dobbiamo fare anche i conti con chi avendo realizzato il suo progetto industriale sul nostro territorio, la società SFIR, pensa di poter fare ciò che vuole senza nessun rispetto per il Territorio stesso, per i lavoratori che hanno trovato occupazione presso la loro Azienda operando in sfregio delle regole, delle corrette relazioni sindacali.
La disperazione della situazione sociale della nostra Provincia spinge inesorabilmente ad accettare condizioni di lavoro di forte disagio che i lavoratori hanno difficoltà a denunciare per paura di possibili ripercussioni disciplinari.
Questo avviene nello Zuccherificio SFIR di Brindisi, dove alle già tante difficoltà lavorative dovute alle particolarità delle lavorazioni con situazioni ambientali e di sicurezza dei lavoratori al quanto delicate, si registra una difficoltà di relazioni sindacali inisuale per il territorio dove il Sindacato a sempre dimostrato la capacità di confronto e dialogo, con una interpretazione del CCNL di Categoria da parte della Società del tutto personale che crea Turnazioni di Lavoro strane e stressanti che mettono a dura prova i lavoratori e per di più possibili perdite di Salario per una visione completamente singolare delle norme contrattuali retributive.
Ogni richiesta di spiegazioni viene rigettata con la semplice risposta per la Società l’interpretazione è corretta.
Disagio, malcontento alimentato ancor di più con atteggiamenti dei vari Responsabili che mirano a mortificare le voci di dissenso a gettare discredito a chi rappresenta i lavoratori, una pressione sulle maestranze che porta quasi a sistemi vessatori con ricorsi frequentemente ai contestazioni disciplinari.
La SFIR che già aveva goduto di un iter autorizzativo velocissimo che ci rallegra ma che speriamo sia a disposizione per tutte le Società che si affacciano sul nostro territorio, non può credere di poter fare ciò che vuole senza dare conto a nessuno, SFIR non può pensare che i lavoratori di Brindisi sono i Peones da sfruttare come si vuole visto che non sono neanche nelle condizioni di poter aver diritto alle loro ferie che non riescono a smaltire visto una turnazione non regolare e la carenza probabilmente della forza lavoro necessaria a svolgere l’attività in turno.
In questa situazione da quasi Bunker dove nessuno può violare la segretezza di ciò che avviene in quello stabilimento, da questo momento siamo costretti ad attivare gli enti preposti di controllo e di salvaguardia delle maestranze e dei cittadini che vivono nei pressi della SFIR.
Chi pensa di aver trovato in questo territorio un terreno fertile di conquista per la sola carenza di lavoro ha fatto sicuramente male i suoi conti.
COMUNICATO STAMPA UGL – A FIRMA DEL SEGRETARIO GENERALE ERCOLE SAPONARO
No Comments