August 25, 2025

I BISOGNI DELL’UOMO NUOVAMENTE AL CENTRO DELLA POLITICA: UNO SGUARDO SUL DISAGIO SOCIALE E IL LAVORO NELLA PROVINCIA DI BRINDISI*

 

L’incontro promosso dal movimento Sì Democrazia e dalla fondazione “Giuseppe Lazzati”, rivolto all’Assessore Regionale al lavoro Leo Caroli ed al candidato governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, ha promosso un costruttivo dibattito sugli aspetti sociali che destano sofferenza e disagio ad una parte consistente della popolazione brindisina.
Le politiche nazionali ed ancor più quelle regionali, maggiormente vicine alle esigenze dei cittadini, non possono concedersi il lusso di mettere in secondo piano il forte disagio sociale vigente, in tempi in cui la politica nazionale si fossilizza su termini quali “spending review”, accordi collaterali Europei, manovre “DEF” e via dicendo.
Particolarmente interessante è stato lo scambio di vedute sostenuto da Leo Caroli e Michele Emiliano sulla natura dell’Umanesimo quale movimento ideologico-culturale da riproporre nella politica per i cittadini. L’antica divergenza tra umanesimo “laico” e “cristiano” è stata superata dai due interlocutori, dal momento in cui è stata apprezzata l’integrazione di un bene al servizio dell’uomo, che esula da ideologie politiche e proprietà private strettamente spirituali.
Del resto non è un caso che tale orientamento, che sostiene la piena dignità di tutti gli esseri umani, sia stato alla base della costruzione dei moderni stati Nazionali e, quindi, dell’Europa contemporanea.

 
Da questa premessa si sono susseguiti una serie d’interventi inerenti alla condizione di numerose famiglie brindisine, che hanno perso fiducia nei propri rappresentanti e nelle loro capacità di esser artefici del proprio destino.
La presenze in sala di Antonio Albanese, Presidente Provinciale delle ACLI, e Gianluca Budano, portavoce Forum 3°settore della Puglia, congiuntamente agli interventi di Bruno Mitrugno, Direttore emerito Caritas, e Piero Conversano, Presidente Diocesano Azione Cattolica di Brindisi e Ostuni, hanno accompagnato in modo integrante le testimonianze arrivate dalla platea dei partecipanti.
L’attenzione è stata posta sulle fasce di popolazione più deboli, le principali vittime della crisi economica che ha investito l’Italia. Il calo del potere d’acquisto, la disoccupazione crescente unitamente alla riduzione della spesa sociale erogata dai comuni, realizzano il disagio tangibile che oggi si respira in città, che ha colpito gran parte della popolazione.

 
Dall’incontro sono emerse problematiche riportate dai partecipanti con grandissima dignità, elemento spesso sottaciuto rispetto a modalità comunicative di alcuni mass-media basate sul clamore e l’effetto “shock”, tanto repentino nell’indignazione ma troppo rapido nella dissoluzione, prima ancora che venga risolta la causa innescante il problema.

 
Uno degli spunti che ha coinvolto maggiormente i presenti riguarda la disponibilità di alloggi nel capoluogo. Il problema interessa sia brindisini che stranieri: i primi attanagliati dalla crisi, da problematiche familiari, che spesso sfociano in divorzi insostenibili; i secondi che, pur volendo contratti regolari, alla luce del sole, non riescono a trovare ospitalità nel capoluogo messapico. Le conseguenze di questi bisogni negati per anni sono sotto gli occhi di tutti: basti pensare ai dormitori realizzati per gli immigrati, od alle tende allestite davanti al Comune in segno di protesta.

 

Il disagio sociale si può manifestare anche in modi più sottili, in qualche modo condivisi e tollerati dalla società stessa. Esemplificativo di quanto appena detto è stato l’intervento telefonico di una persona affetta da ludopatia durante l’argomentazione di Bruno Mitrugno, intervento che ha posto al centro del dibattito le gravissime conseguenze provocate da questa patologia.

Tale forma di dipendenza psicologica si configura come un tunnel che non lascia scampo a chi non ha i mezzi per riempire un grande vuoto interiore, vuoto che nega un appiglio a cui aggrapparsi per fuggire da una corrente illusoria, costellata da grafiche accattivanti e suoni eccitanti, dal potere ipnotico. Il risultato di questa forma di dipendenza, il più delle volte, è la distruzione del nucleo familiare.
La potenza di queste testimonianze è andata oltre la mera solidarietà espressa dai presenti al dibattito, ma si è concretizzata con impegni e volontà precise, finalizzate a tutelare la salute di tante persone, accantonate da un welfare sempre meno presente.

 

Tutti i presenti, dai moderatori Errico e Fusco, dai rappresentanti ACLI sino ad arrivare a Piero Conversano, hanno dato il proprio contributo personale in termini d’impegno futuro, affinché si possano realizzare quelle politiche inerenti al benessere dell’uomo. L’incontro di martedì 07 Aprile ha posto al centro del futuro programma governativo regionale la soluzione dei tagli alla provincia, passando per le procedure per l’assegnazione delle case popolari, sino ad arrivare all’incremento delle politiche attive sul lavoro. L’individuo non può esser ridimensionato ad un mezzo del potere finanziario, così come le comunità richiedono servizi e cultura che non possono esser tagliati a cuor leggero.

Del resto, è proprio in virtù di quell’umanesimo sopracitato che bisogna innovare le politiche locali, per spezzare i circoli viziosi che hanno ridotto il nostro territorio nelle condizioni attuali.

 

 

* Di Teodoro (Rino) Romano

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