Alla luce delle ultime informazioni circolate e non veritiere, in merito alle cause della crisi industriale dello stabilimento Dema di Brindisi, la società ribadisce, come trasparentemente rappresentato presso ogni tavolo istituzionale cui è stata chiamata ad intervenire, che la collocazione dei lavoratori in CIGS è ascrivibile alla decisione del primario cliente Agusta Westland di internalizzare/delocalizzare (presso proprio stabilimento estero) le commesse riguardanti il programma AW139 (cabine e travi di coda), oggetto di fornitura da parte dello stabilimento pugliese di Dema, la quale si è quindi vista costretta a ricorrere alla cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale.
La società pertanto smentisce ogni riferimento ad altri clienti e commesse.
Al contrario, la società conferma di aver dato esecuzione al dichiarato piano di diversificazione/riqualifica del sito brindisino, attraverso il trasferimento presso di esso di ulteriori commesse/fasi di lavorazione commissionate da altri clienti in portafoglio.
COMUNICATO STAMPA DEMA
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