May 7, 2025

image“Via gli infami da Brindisi. Cucchi vive”.

È il testo di due scritte apparse su altrettanti muri della città di Brindisi, il luogo d’origine di Francesco Tedesco, il carabiniere accusato di aver pestato Stefano Cucchi.

 

Tedesco è finito al centro dell’attenzione mediatica dopo che una sua foto in costume da bagno è stata postata su Facebook da Ilaria Cucchi, sorella del ragazzo arrestato per spaccio di droga e che si presume sia deceduto dopo essere stato picchiato dalle forze dell’ordine.

Tedesco, a sua volta, ha denunciato la sorella di Cucchi, perché, proprio a causa del post, avrebbe subito pesanti minacce.  “Il mio assistito è stato sommerso da minacce di morte a lui e ai suoi familiari – ha detto l’avvocato Elio Pini – Denunceremo anche gli autori di queste minacce”.

 

 

Le due scritte sono state lasciate nella notte sul muro di una palazzina ad angolo tra Via Risorgimento ed il trafficatissimo Viale Aldo Moro (al quartiere Commenda) e sul muretto d’ingresso della palestra del campione di bodybuilding Luca Iacobucci, presa di mira per il sol fatto di essere stata frequentata dal Carabieniere.

 

I messaggi sono firmati dalla Curva Sud, la frangia ultras dei sostenitori della squadra di calcio del Brindisi che non si è iscritta al campionato dopo lo scandalo calcio scommesse che ha colpito la società gestita dalla famiglia Flora.

Postando la foto del carabiniere brindisino in costume da bagno Ilaria Cucchi ha scritto: “Volevo farmi del male, volevo vedere le facce di coloro che si sono vantati di aver pestato mio fratello, coloro che si sono divertiti a farlo. Le facce di coloro che lo hanno ucciso”.

A queste parole sono seguite centinaia di offese e minacce al militare tant’è che più tardi la Cucchi ha scritto un altro post chiedendo di “non usare gli stessi toni che sono stati usati per” il fratello.
Ma – come dimostrato anche dalle scritte sui muri di Brindisi – i toni sono lungi dal raffreddarsi.

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