Per vivere, ovviamente, bisogna mangiare sano e bere acqua pura. Tra il bere e il mangiare è decisamente più importante bere; infatti, senza mangiare si può stare mesi mentre senza bere solo pochi giorni. Quanto sto dicendo è noto a tutti. Molti pensano che bisogna bere solo quando si averte la sensazione di sete. Purtroppo, la sensazione della sete viene avvertita in ritardo rispetto al fabbisogno idrico del nostro organismo. I fattori di questo ritardo sono da ricercare nell’inefficienza delle cellule sensibili alla disidratazione posizionate in bocca e nella gola.
Quando queste cellule sono anch’esse disidratate non sono in grado di trasmettere al cervello il segnale della carenza idrica nell’apparato gastrointestinale. La carenza idrica nel tratto gastroenterico è la causa primaria della carenza idrica corporea. Il sufficiente apporto idrico corporeo è alla base del funzionamento di tutti i processi biologici, a partire dal processo digestivo.
Poche persone sanno che per digerire bene bisogna prima bere acqua e poi mangiare del cibo. Infatti, per produrre i succhi gastrici, lo stomaco ha bisogno di acqua. Se le cellule che producono il succo gastrico non hanno a disposizione acqua, non lo possono produrre alla stessa stregua del muratore che ha tutti gli ingredienti per preparare la malta ma non ha l’acqua. Potrà costui preparare la malta? Certo che no!
Dopo aver digerito il cibo che introduciamo, gli scarti della digestione devono essere eliminati allo stesso modo degli scarti della cucina. Ebbene, per eliminare completamente ed agevolmente gli scarti metabolici della digestione occorre acqua. Infatti, quando l’acqua presente nel nostro intestino è insufficiente, le feci (gli scarti) si induriscono verificandosi quella condizione chiamata stitichezza. Oggigiorno, la stitichezza colpisce molte persone, soprattutto quelle di sesso femminile. Le cause alla base di questa condizione fastidiosa sono molteplici ma la più importante è la carenza di assunzione di acqua.
Pertanto, a coloro che vogliono liberarsi di questa condizione (spesso dolorosa) consiglio di aumentare l’assunzione di acqua pura, possibilmente alcalina ed idrogenata. L’acqua è il primo elemento che stimola la produzione (a livello gastroenterico) dell’ormone “motilina” il quale induce la peristalsi gastrointestinale necessaria alla evacuazione delle feci. Inoltre, la presenza d’acqua nelle feci non le fanno indurire e, quindi, non permette l’avverarsi della stitichezza.
Il fenomeno della stitichezza non crea solo sofferenza o, addirittura, dolori ma mette le basi per l’intossicazione del corpo. Infatti, poiché nel tratto intestinale si sviluppano un’infinità di batteri di cui alcuni molto dannosi, quest’ultimi possono penetrare nell’organismo attraverso la mucosa intestinale. Ecco perché sono frequenti le infezioni del basso tratto dell’addome: vescica, utero, ovaia, ecc. nelle donne, e vescica, prostata, ecc. negli uomini. A causa della stagnazione delle feci nel sigma-retto del colon, spesso a questo livello dell’intestino si formano polipi e tumori.
Un tempo, i vecchi medici erano capaci di fare “diagnosi” dalla conformazione, dal colore e dall’odore delle feci, ed anche dall’aspetto, dal colore e dall’odore dell’urina. Addirittura, i medici dell’ottocento assaggiavano l’urina dei pazienti per diagnosticare un eventuale diabete! Incredibile, vero? Un tempo la professione medica era una vocazione, non aggiungo altro!
Rocco Palmisano
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