July 20, 2025

Una semplice cerimonia di intitolazione che ha visto, alla presenza di due nipoti del sacerdote e di molti residenti, il parroco della Chiesa dei SS. Medici, don Paolo Zofra, benedire la targa mentre il sindaco Tanzarella ha detto: “Don Andrea è stato un parroco che ha dato tutta la sua vita a servizio di tutta la comunità, nelle parrocchie nel quale è stato e in particolare dei SS. Medici. In particolare ha dato dei segni tangibili, in perfetta sintonia con l’orientamento oggi di Papa Francesco e si è addirittura spogliato dei suoi beni, donandoli alla comunità di Bose, ad una coop del Villaggio SOS e quindi è stata una persona che meritava questo attestato di stima, riconoscimento e di affetto da parte della nostra città. Mi auguro che si possa proseguire nei prossimi giorni con l’intitolazione delle altre strade di questo villaggio e di contrada Santo Magno così come evaderemo altre richieste che pendono per completare la toponomastica di questa splendida Città Bianca”.
“Per me, prima di essere sacerdote – ha detto la nipote, Amelia Melpignano – è stato uno zio tanto caro che, siamo in 4, ci ha portato avanti anche quando è morto mio padre per tanti anni. Ci ha fatto da padre. Penso che da lassù lui sia stato contento di vedere quanta gente gli ha voluto bene e si ricorda di lui anche se gli ultimi anni della sua vita sono stati un pò tristi perché segnati dalla malattia però ora penso che possiamo dire di averlo ricordato con questa intitolazione, per quello che ha stato nell’animo e per tutto quello che ha cercato di fare per il bene degli altri”

 
Nel settembre del 2009, il parroco del Santuario dei Santi Medici, don Paolo Zofra, facendosi portavoce della richiesta unanime del Consiglio Pastorale Parrocchiale, con il consenso dell’allora Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, S.E. Mons. Rocco Talucci, chiedeva di ricordare il fondatore della Chiesa con l’intitolazione di una strada della Città Bianca a Mons. Melpignano “Infaticabile sacerdote e uomo generoso, il cui ricordo è ancora vivo tra la popolazione ostunese”.
La Giunta Comunale, con atto n. 229 del 26 settembre 2013, su indicazione del Sindaco Tanzarella, ha proceduto all’individuazione della strada sancendo l’intitolazione con un provvedimento deliberativo.
L’atto è stato trasmesso in Prefettura per il prescritto parere ed autorizzazione sentito l’Istituto di Storia Patria e l’iter si concludeva con successo proprio nella giornata dedicata dalla Chiesa ai SS. Medici e si sanciva l’intitolazione del grande viale alberato sito nella lottizzazione di contrada Santo Magno (attualmente privo di denominazione) sul quale insistono numerose abitazioni.
Come si ricorderà, don Andrea Melpignano, è stato un attivo sacerdote che ha realizzato innumerevoli opere ad iniziare dalla Chiesa intitolata ai Santi Medici “Cosma e Damiano”, nel nuovo quartiere di Ostuni e lungo via Fogazzaro, oltre al grande campanile in ricordo dei caduti ostunesi della seconda guerra mondiale.
Era nato il 29 marzo 1919 ad Ostuni da Francesco e Margherita Roma e, dopo aver compiuto gli studi ginnasiali nel Seminario diocesano di Ostuni; quelli di filosofia e di teologia, nel collegio Leoniano di Anagni e nel Seminario regionale di Molfetta, era stato ordinato sacerdote il 22 luglio 1945.
Nel luglio del 1946, era stato chiamato a reggere la parrocchia di S. Maria degli Angeli di Ostuni, di nuova erezione e qui ha profuso tutte le sue energie spirituali ed intellettuali creando una parrocchia modello per attività pastorale, sociale, catechistica e organizzando l’Azione Cattolica, missioni, corsi di cultura religiosa per categorie.
Fu prefetto e professore nel seminario diocesano, vice assistente diocesano della Gioventù Maschile di A.C. e cappellano dell’Ospedale Civile di Ostuni.

 
Un grande dinamismo, passione, fervore e attività che culminarono con la realizzazione ne l breve tempo di tre anni (1956-1959) della grandiosa costruzione della nuova Chiesa dei Santi Medici dotata di opere annesse: casa canonica, palestra
Rettore della Confraternita Madonna dei Fiori, confessore in Seminario, cappellano nell’allora carcere mandamentale di Ostuni, direttore di colonie e campeggi della P.O.A., assistente dell’Onarmo, assistente del circolo e patronato Acli di Ostuni, assistente diocesano delle Acli, assistente diocesano della Gioventù Maschile di Azione Cattolica e, successivamente, anche degli uomini di A.C. .
Nell’ottobre del 1976, dopo aver lasciato la parrocchia dei Santi Medici, si assunse il compito di restaurare la Chiesa dei Cappuccini, opera che portò a termine nel 1980 dopo tre anni di intensi lavori. Area agricola
Donò un terreno per la cooperativa dei giovani del Villaggio Sos di Ostuni così come fece con un altro suo terreno in contrada Lamacavallo per la costruzione di un complesso per ospitare, , una sede della Comunità di Bose.
E’ scomparso la sera del 20 novembre 1999, nell’Ospedale di Lecce e la salma è stata tumulata nella Cappella dei sacerdoti nel Cimitero di Ostuni.

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