Alla luce delle ultime vicende che hanno coinvolto il centrosinistra ostunese in vista delle prossime elezioni amministrative, Ostuni Democratica guarda al passato per trarre gli insegnamenti utili alle migliori scelte del futuro.
Era il 23 giugno 2013 ed il Sindaco uscente Domenico Tanzarella si esprimeva con le seguenti parole: “Io non dimentico e faccio presente che nel contesto ostunese abbiamo contribuito a far eleggere due consiglieri provinciali del PD, un consigliere regionale e un parlamentare sempre del PD ed è evidente che il candidato sindaco, magari, può anche non essere del PD, perchè altrimenti andremmo in overdose e quindi la cosa potrebbe infastidirci”.
Già a giugno scorso, dunque, il Sindaco uscente dettava al PD la propria linea, sbeffeggiando il partito per la sua indecisione nella tenuta di una linea politica unitaria.
Il candidato sindaco, quindi, a dire di Domenico Tanzarella, non poteva essere del Pd per non andare in overdose, e soprattutto per non infastidire (chi?).
E così, tramontata l’idea delle primarie di coalizione, che all’epoca nessuno voleva tranne noi di Ostuni Democratica, vennero in soccorso i saggi, che coordinati dal sindaco – il quale si autodefinisce “il saggio più influente” – individuarono nel dott. Francesco Saponaro la migliore sintesi per tenere unita la coalizione di centrosinistra. E che la figura del Direttore Generale di InnovaPuglia sia davvero la migliore che Tanzarella e saggi potessero indicare, lo dimostra il fatto che attorno ad essa si siano stretti subito non solo la sinistra ostunese, ma anche quei movimenti civici che, come Ostuni Democratica, hanno fatto del buonsenso, più che della ideologia, il loro comune denominatore.
Se oggi il Sindaco uscente non è più disposto a sostenere Saponaro, perchè questi non è un obliteratore di ticket, il problema non è più nostro: ad ottobre fummo invitati ad un tavolo programmatico affinchè ciascuno potesse contribuire con le proprie risorse e potenzialità alla costruzione del futuro migliore per Ostuni e oggi non siamo noi ad aver abbandonato il tavolo. Ostuni ha bisogno di confermare senz’altro le cose buone prodotte in questi ultimi anni, ma deve anche migliorare moltissimo, perchè la società è cambiata, la crisi impone scelte innovative e idee rivoluzionarie, ciò che solo una rinnovata classe dirigente, giovane, competente e pronta nel raccogliere le indicazioni guida di chi ha maturato una larga esperienza amministrativa può realizzare.
Riteniamo, e questo anche guardando all’innegabile successo di Renzi da una parte e del movimento 5 stelle dall’altra, che le parole d’ordine con cui affrontare le sfide future sono coraggio e rinnovamento. Quel coraggio e quello spirito di rinnovamento con cui vogliamo sostenere e farci sostenere dal dott. Saponaro, l’unico che in soli 3 incontri con il nostro movimento ha saputo ascoltare le nostre istanze, fare tesoro dei nostri suggerimenti, accogliere nelle sue linee programmatiche alcune nostre prerogative imprescindibili.
Non è più tempo di primarie ormai. Sebbene con il metodo peggiore – come dichiarammo a novembre scorso – i saggi hanno saputo indicare il candidato sindaco migliore per trasformare la Ostuni del passato nella Ostuni del futuro con Francesco Saponaro sindaco, sostenuto da PD, Sel, Ostuni Democratica e da chiunque abbia voglia di impegnarsi per un futuro migliore per tutti.
COMUNICATO STAMPA GIUSY SANTOMANCO – OSTUNI DEMOCRATICA
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