Le tute blu della FIM-CISL a centinaia tra delegati, lavoratori cassintegrati e in mobilità provenienti da tutte le aziende in crisi saranno a piazza Montecitorio per suonare la sveglia al Governo.
La FIM-CISL ha già inviato al Presidente del Consiglio una richiesta di incontro corredata di proposte al Governo e ai gruppi parlamentari, chiediamo ed esigiamo che la crisi dell’industria e la mancanza di lavoro siano le priorità dell’azione politica.
In questi anni la politica è stata distratta da discussioni sterili su riforme istituzionali e regole del mercato del lavoro lasciando che la produzione industriale declinasse.
Riteniamo che gli investitori esteri non vengano in Italia non perchè c’è l’articolo 18, la modifica non servirebbe certo a creare occupazione, ma solo perchè non c’è convenienza ad investire; se l’industria non riparte non ci sono nè decreti nè modifiche delle regole del lavoro che possono rimettere in moto l’economia e l’occupazione.
Anche la FIM-CISL del comprensorio brindisino parteciperà alla manifestazione che sarà pacifica ma chiassosa, porteremo in piazza la voce di tutti i nostri lavoratori e delle loro famiglie costrette a sopravvivere tra licenziamenti, mobilità, cassa integrazione e precariato. Situazione questa che riguarda tutti i settori metalmeccanici presenti sul territorio: dall’aerospaziale alla nautica, dall’elettrostrumentale alle costruzioni e montaggi e per finire le ditte appaltatrici operanti in VERSALIS, ENEL Cerano, BASELL, ENIPOWER, SANOFI AVENTIS accomunate da problemi importanti e di varia natura.
COMUNICATO STAMPA FIM CISL
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