Il consiglio dell’Autorità nazionale anti corruzione, riunitosi lo scorso 17 febbraio, quest’oggi ha reso pubblico il proprio parere circa l’ipotesi di inconferibilità della presidenza del Consorzio di gestione di Torre Guaceto ad Epifani.
Sottoposto all’attenzione dell’Organo da alcuni esponenti dell’opposizione in Consiglio comunale a Carovigno, il fascicolo è stato archiviato perché, come riportato nel documento ufficiale, il presidente del Consorzio svolge funzioni “meramente esecutive” della volontà del consiglio, non è quindi investito di responsabilità gestionali. Dunque, nel caso di specie non ci sono le condizioni per l’applicabilità del decreto legislativo 39/13 sull’inconferibilità e incompatibilità degli incarichi.
Questa la dichiarazione di Enzo Epifani:
“Il parere espresso dall’Anac fa capire alla città di Carovigno quanto sarebbe stato dannoso per la nostra comunità avere come timonieri della cosa pubblica personaggi come quelli che oggi, subita la sconfitta elettorale, leggono i documenti, ma non sono in grado di comprenderli. Io sono sempre stato molto sereno, nonostante si fosse venuta a creare una situazione di dubbio intorno alla mia presidenza. Quando mi sono dimesso da consigliere comunale di Carovigno, non l’ho fatto per evitare presunti conflitti, ma per dare spazio alla dottoressa Franca Tagliente che ritengo possa dare un importante contributo al nostro Consiglio e perché sono contrario ai doppi incarichi, poiché ritengo che sia molto difficile dare il meglio di sé quando ci si ritrova investiti di duplici responsabilità. Ma le mie parole non sono ben capite da chi oggi è all’opposizione in Consiglio, proprio perché si fa del “possesso” della poltrona uno status symbol. Chi porta avanti questo tipo di azione politica danneggia il territorio rallentando la macchina amministrativa. Ricordo a me stesso e tutti che tre anni fa mi dimisi da presidente del Consorzio di Torre Guaceto per rispettare la volontà popolare, in quanto in quel periodo la città scelse un sindaco con il quale io non avevo possibilità di dialogo. Oggi che Carovigno ha dimostrato di avere fiducia in me, gli avversari politici avrebbero dovuto rispettare a loro volta la volontà popolare e riconoscermi la capacità di guidare Torre Guaceto, visto che, come se non bastasse quanto su detto, negli anni della mia presidenza, la Riserva è stata riconosciuta essere una delle cinque migliori aree protette d’Italia e d’Europa”.
COMUNICATO STAMPA
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