Dopo il voto di domenica 5 giugno che ha decretato il ballottaggio tra Marino e Carluccio, sono giunte in redazioni diverse reazioni.
Per la coalizione della Carluccio, dopo aver sventato il pericolo di venire superati dal M5S, è tempo di iniezioni di fiducia.
Per Vittorio Zizza, senatore dei Conservatori e Riformisti, “il risultato della nostra candidata, Angela Carluccio, ci entusiasma e ci conferma la bontà di un progetto nel quale abbiamo creduto sin dall’inizio quando cioè i Conservatori e Riformisti hanno scelto di aderire alla Grande Coalizione di Centro” così il senatore Vittorio Zizza dei Conservatori e Riformisti commenta il risultato elettorale di oggi che vede al ballottaggio l’avvocato Angela Carluccio , sostenuta per l’appunto dalla Grande Coalizione di Centro, e Nando Marino, sostenuto dal centrosinistra.
“Le 11.872 preferenze sono lo specchio di una città che sta cambiando, che ha scelto il rinnovamento- prosegue Zizza-a differenza del centro destra che oramai ha dimostrato il suo fallimento totale, non solo a Brindisi, ma su tutto il territorio nazionale. Ancorato ad un progetto politico vecchio ed esausto. Ora invece c’è bisogno di ristabilire le regole, di lanciare progetti mirati a ricostruire e non ad abbattere quelle poche certezze che restano ad un territorio, come il nostro, avvilito dalle precedenti esperienze amministrative”.
“Ora ci aspettano due settimane di intenso lavoro al fianco della nostra candidata sindaca, Angela Carluccio, lo sprint finale di un percorso – ha concluso il senatore Vittorio Zizza- che segna la rinascita dell’intero territorio brindisino”.
L’onorevole Nicola Ciracì, sempre dei Cor, ha sostenuto che “Quella dei Conservatori e Riformisti a Brindisi si è rivelata una scommessa vinta sin dalla scelta di partecipare ed essere protagonisti delle prime primarie dei moderati nella storia: il risultato di Angela Carluccio conferma la bontà di quella scelta e ancor più, se possibile, lo conferma il risultato esaltante della nostra lista, composta perlopiù da giovani molto suffragati che hanno confermato l’affetto dei cittadini che li e ci circondano».
“Noi come CoR – continua – siamo pronti ad assumerci ogni responsabilità di governo della città con una nutrita e fresca pattuglia di amministratori da cui i cittadini si attendono risposte importanti che saranno e saremo certamente capaci di dare, a partire da temi cruciali quali urbanistica, rifiuti, rapporti con Enel, università e, soprattutto, trasparenza nella P.A”.
Infine, un passaggio su quanto accaduto intorno, e cioè al di fuori della corsa a due tra coloro i quali si sono guadagnati il secondo turno: “Sarebbe ottuso – aggiunge Ciracì – non guardarsi intorno e rifiutare di fornire risposte certe anche a quel brindisino su tre che ha espresso la sua preferenza per Rossi o i 5 Stelle o non cercare di convincere ad andare a votare chi si è astenuto“.
“A questo proposito – spiega Ciracì – pur nella massima autonomia che la contraddistingue e che le è ovviamente accordata da tutte le forze politiche della coalizione, il mio sommesso consiglio alla futura “sindaca” è il seguente: di alzare la cornetta e di farsi promotrice di proposte di collaborazione istituzionale per intercettare il consenso libero dei cittadini, a partire da quello accordato, appunto, alle liste più suffragate. Il nostro obiettivo – conclude – non è, infatti, quello di vincere e basta ma, a differenza di altri, quello di ridare a Brindisi bellezza e buongoverno e, in questo senso, se per fare ciò occorre coraggio, mi auguro che Angela Carluccio, specie in questa delicata e decisiva fase, abusi di coraggio.
Nel centrodestra, dopo la riduzione ai minimi termini di Forza Italia e Fratelli d’Italia, l’aria non è delle migliori e le parole diffuse attraverso i comunicati stampa servono più a coprire propri errori che spiegare realmente le ragioni di una sconfitta di proporzioni epocali.
Per l’ex Onorevole Luigi Vitali, coordinatore regionale di Forza Italia, “al netto di Brindisi, che meriterebbe una riflessione a parte, il risultato pugliese di Forza Italia non è brillante, ma non è nemmeno un’ecatombe e possiamo affermare di essere in pista. Ora si avvierà una riflessione affinché si possa continuare a costruire un’alternativa credibile alla sinistra che, peraltro, non ha fatto certamente l’en plein che ci si sarebbe aspettati. A Brindisi, Forza Italia ha dovuto fare i conti con i “portatori di voti”: ben 5 consiglieri comunali hanno deciso, all’ultimo momento, di abbandonare il loro partito e candidarsi altrove. Hanno fatto la differenza assieme ad altri fattori importanti. Ciò detto –conclude Vitali- ora si apre la fase della riflessione, una riflessione che tutte le componenti di centrodestra dovrebbero fare. Il nostro elettorato ci chiede unità e chi non fa alcun sforzo per garantirla, si intesta la vittoria degli avversari”.
Il candidato sindaco Massari, che ha raggiunto il seggio in consiglio comunale, ritiene che “il nostro progetto era quello di colmare in Comune il deficit di legalità, trasparenza e correttezza amministrativa, che tutti riconoscono essere esistente. Non essendo stati premiati dagli elettori, dovremo riflettere sugli errori commessi nella redazione del progetto o nella sua comunicazione. Una cosa è certa: che l’ottimo risultato riportato da altri candidati a sindaco di Brindisi, ma vi sarebbero da ricordare anche le persone valide all’interno delle liste degli stessi Carluccio e Marino, sta a significare che i brindisini hanno dimostrato comunque di volere cambiare. Sarà un processo lento ma inarrestabile al quale vogliamo dare un contributo da subito, facendo un’opposizione seria, costruttiva ma senza sconti. Ecco perché, almeno per quanto mi riguarda e per quanto riguarda la lista civica Viva Brindisi, non appoggerò nessuno dei due candidati al ballottaggio”.
“Come coalizione, dovremo pensare a far rialzare il centro destra al rango che gli compete, ovvero una forza politica forte e che in città ha sempre avuto importanza e apprezzate doti di buon governo. Ora è il momento di capire gli errori e ripartire, ma anche di ringraziare le 3496 elettrici ed elettori che mi hanno votato e l’impegno messo in campo dalle candidate e dai candidati di Viva Brindisi, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Federazione Popolare, con i quali ho condiviso un bellissimo percorso e da cui mi auguro di ripartire insieme”.
Sul fronte Marino registriamo le parole di Curto, il cui UDC, ha sinceramente deluso le aspettative della vigilia che lo davano ben oltre il risultato raggiunto del 5,16%. “per l’Udc si è trattata di una campagna elettorale difficilissima, in quanto effettuata senza risorse, senza poter contare su esponenti di rilievo del governo nazionale, priva di qualsiasi visibilità mediatica a causa di comprensibilissime valutazioni politiche. E, pur tuttavia, il risultato deve essere considerato molto decoroso, se si tiene pure conto della complessiva e generalizzata flessione di tutti i partiti nazionali.
Curto plaude al risultato molto positivo conseguito dal proprio candidato sindaco, Nando Marino, al quale riconferma il più condizionato sostegno per il turno di ballottaggio che a poche ore dalla chiusura dei seggi lo vede distaccare sensibilmente l’avversaria, l’avvocato Angela Carluccio.
Curto ringrazia “tutti i candidati, nessuno escluso, per il contributo che hanno fornito a questa competizione elettorale, dalla quale l’Udc deve trarre lo stimolo per rilanciare la propria azione politica” e li richiama al “massimo impegno in questi ulteriori undici giorni di campagna elettorale, consapevoli di poter essere determinanti per la vittoria del nostro candidato sindaco”.
Grande soddisfazione tra i 5stelle, che rispetto alle regionali del maggio scorso hanno aumentato i voti (5.555 contro i 6.285 di oggi) ma hanno perso circa 6 punti in percentuale (19,22% delle regionali contro i 13,53% delle comunali).
Alparone sottolinea “un semplice dato: siamo la prima forza politica a Brindisi. Saremo forza di opposizione, in attesa di sapere chi sarà maggioranza nello scontro “titanico” tra le due maxi coalizioni espressione in pratica del consiglio comunale uscente”.
Alparone risponde indirettamente a quanti hanno accusato il M5S di non essersi voluto alleare con alcuna lista: “il nostro è un metodo di lavoro semplice, un approccio trasparente, siamo un Movimento che non fa alleanze per il mero vantaggio elettorale, non ci piace contare i voti ed apparentarci per convenienza, questo può piacere o meno ma va rispettato, specie se si predica la Democrazia e la libertà di espressione.
Abbiamo delle regole e ci piace rispettarle, non per ottusa caparbietà, ma perché riteniamo che quando ci si da delle regole (ribadisco condivisibili o meno) le si debba rispettare, perché quando vai in deroga alle regole che tu stesso ti sei dato, in virtù di un presunto bene superiore, beh allora hai mosso il primo passo verso il fallimento futuro.
Crediamo che se qualcuno ha un’identità ed un progetto tale da decidere di presentarsi ad amministrare una comunità, debba farlo libero dal compromesso, libero da calcoli elettorali, eleggendo l’Aula Consiliare come luogo dove svolgere il confronto e dibattere sui singoli temi senza dovere, a monte, nulla a nessuno. Ripartiamo dunque da qui, per la prima volta in consiglio comunale, senza mai aver ricoperto alcun incarico, senza l’ambizione di fare della Politica un mestiere, senza presunzione alcuna ma con la leggerezza d’animo di chi non deve nulla a nessuno se non alla comunità nel suo insieme. La strada che conduce al cambiamento è lunga e da oggi ci siamo anche noi.
Riccardo Rossi, forte del suo successo personale (14,08%) che va ben al di là della somma delle liste che lo sostenevano (10,15%), “è molto contento per questo bellissimo risultato. Il 14% con quasi 7000 voti, due splendide liste Brindisi Bene Comune e Sinistra per Brindisi con tanto consenso, eppure c’è il rammarico per quello che poteva essere e non è stato. Ci sarà tempo per le analisi del voto. Adesso voglio solo ringraziare”
Avv. Euprepio Curto
Commissario provinciale Udc Brindisi
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