May 14, 2025

La Giunta Comunale di Brindisi ha approvato la Costituzione dell’Ufficio di Supporto alle dirette dipendenze del Sindaco.

Con la delibera n. 48, approvata ieri da tutti gli assessori presenti, si concede al Sindaco di servirsi di ben quattro collaboratori esterni (il doppio di quelli nominati da Consales): tre a part time (due D3 ed un C) ed uno a tempo pieno (Categoria C).

 

Aiutare il Sindaco Carluccio a sbrigare le incombenze costerà ai brindisini circa 10.000 euro al mese. La spesa complessiva sino al 31 Dicembre 2016 sarà pari a € 48. 530,00 mentre per gli anni 2017 e 2018 è prevista una spesa annua di €.  113. 482,63.

 

Poiché rappresenta un assestamento di bilancio, la delibera di Giunta dovrà essere approvata dal Consiglio Comunale.

E’ singolare, però, che sebbene il provvedimento sia immediatamente esecutivo, è ancora ignota la composizione dello staff. Insomma si spendono denari pubblici, ma non si sa ancora chi li percepisce.

Come descritto in delibera, infatti, i componenti dello Staff saranno nominati con separato provvedimento.

 

Con questo stratagemma appare chiaro che la Giunta Comunale sia decisa a non portare in Consiglio le polemiche sulle figure di supporto al Sindaco. In consiglio, infatti, arriverà la delibera senza nomi, mentre quelle (o quella) che individuano i componenti dello staff non dovranno passare al vaglio delle opposizioni.

In questo modo, quindi, con buona pace della trasparenza, la Carluccio ha evitato di dare sfogo in consiglio alle prese di posizione di parte dell’opposizione sugli uomini che la Carluccio avrebbe intenzione di affiancare alla sua figura, alcuni dei quali sono già all’opera.

Tra di essi – come sottolineato da Nando Marino con ovvio riferimento alla brindisinità tanto decantata in campagna elettorale – vi sarebbero due figure vicinissime al francavillese Massimo Ferrarese.

Il primo è Zingarello Pasanisi, la cui attività  non avrebbe lasciato un buon ricordo negli incarichi ricoperti alla Provincia di Brindisi, alla Cittadella della Ricerca e alla Stp.

Il secondo è il giornalista Gianmarco Di Napoli, sul cui capo pende un processo per bancarotta fraudolenta aggravata per il fallimento di una nota testata. La sua nomina – sostengono dall’opposizione – mal si concilierebbe con la giusta campagna sull’onestà, sulla trasparenza e sulla pulizia nei certificati penali che la stessa Carluccio ha condotto in campagna elettorale.

 

D’altronde non vi è alcun dubbio che la Carluccio commetterebbe un enorme autogol se, dopo aver sfidato i competitor in campagna elettorale a produrre i certificati dei carichi pendenti, obbligasse i brindisini a pagare lo stipendio a persone che non possono mostrare quel candore che Lei, prima di assumere l’incarico di Sindaco, ha giustamente preteso dagli altri.

 

An.Ga.

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