Prendiamo atto della proposta industriale del gruppo A2A di convertire la vecchia centrale “Brindisi nord” in un inceneritore di Ecoergite, la cui composizione comprendente rifiuti solidi urbani e rifiuti speciali provenienti da tutta la Puglia, si accompagna ad un quantitativo di carbone non trascurabile. Emerge, quindi, la netta volontà, da noi paventata e combattuta, di voler realizzare all’interno del porto di Brindisi un enorme inceneritore dalla capacità di 300MW con ben 9500 tonnellate di CCS (Combustibile Solido Secondario, cioè spazzatura).
Pensiamo che basti questa fedele descrizione del programma A2A per rifiutare categoricamente, senza se e senza ma, un progetto la cui natura e le cui conseguenze stridono nettamente con i criteri di sviluppo di una qualsiasi città moderna che voglia investire sul futuro, e quindi sulla Green Economy, sul turismo e sullo sviluppo sostenibile. Il progetto industriale previsto per Brindisi si auto configura come miope e poco rispettoso per la città, però offre la possibilità di esprimere, finalmente, un deciso no all’azienda, dando il via allo smantellamento dell’impianto, con relativa bonifica e riqualificazione dell’enorme zona ad oggi occupata, fermo restando la tutela dei lavoratori ancora attivi nella centrale, il cui ricollocamento è un dovere morale.
Inoltre, non dobbiamo ignorare che il nostro territorio, già cosi duramente umiliato ed inquinato dai siti industriali esistenti, dalle discariche di Autigno e di Contrada Formica, non può permettersi di ospitare ulteriori progetti che mettano a rischio la già provata salute dei Brindisini. Non ci si può neanche più nascondere dietro il ricatto lavorativo in una realtà sociale ormai così degradata dove, la disoccupazione dilagante, trova la propria genesi soprattutto nelle scelte industriali dei decenni passati, anni in cui i poteri forti hanno rubato territori bellissimi, tradizioni e speranze della città.
Alla luce delle possibili valorizzazioni del Castello Alfonsino e dell’ area ex Montedison, sarebbe contraddittorio soffocare questi siti con l’ingombrante presenza di un inceneritore di rifiuti sullo sfondo. Chi, infatti, verrebbe a investire o vorrebbe visitare un territorio che ospita la centrale a carbone tra le più inquinanti d’Europa, una raffineria di biomasse e un impianto di compostaggio e smaltimento di rifiuti con allegra vista sulla città?
Brindisi e le generazioni future meritano qualcosa in più di un bel lungomare restaurato.
COMUNICATO STAMPA SI DEMOCRAZIA
Fusco, quando nella tua vita avrai passato anche una sola giornata a lavorare allora potrai parlare da essere umano, per ora reciti e basta. Tu sei il gatto e Rossi la volpe, andate a braccetto e vi illudete che con i vostri due partitini convincerete la gente a votare per i partiti del nulla, senza una idea e senza un programma. Votare voi è come suicidarsi