Si è conclusa domenica 17 maggio la quarta edizione di “Dark Town 2015”, un torneo di softair tra i più importanti a livello nazionale, organizzato dall’a.s.d. Combat Softair Brindisi in collaborazione con la delegazione di Brindisi della Fondazione ANT Italia Onlus e sponsorizzata da ENEL. L’evento ha accolto 27 team provenienti da svariate zone d’Italia (Modena, Pescara, Frosinone, Cosenza, Terni, Reggio Calabria, San Marino) oltre a numerosi team da tutta la Puglia.
Alla manifestazione erano presenti in rappresentanza di Enel il Dott Fabio De Filippo, l’Ing Angelo Di Giovine, il Dott. Carlo De Punzio; il Dott. Giuseppe Colavita, in rappresentanza della Logistic Base WFP-UN c/o ex-USAF di S.Vito dei Normanni, l’assessore Cosimo D’Angelo in rappresentanza del Comune di Brindisi, l’Assessore Gianfrancesco Castrignanò in rappresentanza del Comune di Mesagne, che, indistintamente tutti, hanno collaborato e, assieme ai partecipanti al Torneo, hanno supportato e reso possibile un evento in cui gli aspetti ludico-competitivi ben si associano a quelli della solidarietà e disponibilità per il prossimo, il bisognoso, il meno fortunato, in uno spirito di alta coscienza civile e partecipazione condivisa.
Il torneo, della durata di 24 ore, è iniziato accogliendo i 27 club di 8 operatori ciascuno nella sala conferenze della Centrale ENEL Federico II di Brindisi, nella quale si è svolta la presentazione della manifestazione che poi ha preso il via alle ore 13:00 di sabato 16. I partecipanti hanno svolto le missioni di gara assegnategli spostandosi tra diversi luoghi della provincia di Brindisi, tra cui Il Castello di Mesagne, l’Agriturismo Masseria Piutri sito in Torchiarolo, la discoteca Torre Regina Giovanna, la base operativa UN-WFP situata tra Brindisi e San Pietro Vernotico, la Lega Navale di Brindisi e l’Hotel Nettuno di Brindisi. Tutti i luoghi dello svolgimento della manifestazione erano stati autorizzati dalle autorità competenti o dai rispettivi proprietari e le forze dell’ordine informate dell’evento.
La competizione è terminata il giorno seguente e la premiazione ha preso luogo nella sala conferenze della Centrale ENEL, gremita di oltre 400 persone tra partecipanti e organizzatori. Tra i presenti anche i rappresentanti dei Comuni di Brindisi e di Mesagne, entrambi patrocinatori dell’evento, e i rappresentanti della base di pronto intervento della Nazioni Unite, che hanno messo a disposizione alcune aree per ospitare l’evento durante il suo svolgimento. Come nelle precedenti edizioni, i proventi della manifestazione sono stati donati, per un importo pari a 2500 euro, alla delegazione di Brindisi della Fondazione ANT Italia Onlus.
Vincitore dell’evento è stato il “Battaglione Cicero” di Arpino (FR), seguito dai “Nazgul” di San Marino e dai “Badwolf” di Sogliano Cavour (LE). Altri premi speciali assegnati sono andati ai “Checkpoint” di Cosenza (premio interpretazione), ai “Nazgul” di San Marino (premio fair play) , agli “Shinkitai” di Taranto (premio tattica) ed alla “Sezione Venom” di Modena (premio specialisti).
Brevi cenni sul softair:
Il softair o tiro tattico sportivo è un’attività ludico-ricreativa di squadra basata sulla simulazione non violenta di tattiche militari. Esso si distingue dalle altre attività basate sulla simulazione militare per l’utilizzo delle Air Soft Gun (in inglese letteralmente arma ad aria compressa, ASG) da cui appunto prende il nome. I proiettili utlizzati sono pallini di plastica biodegradabile inoffensivi del peso di 0,20g. È caratterizzato da una grande varietà di giochi diversi che spaziano da un approccio meramente ludico ad un approccio di tipo sportivo, da un approccio ricreativo ad un approccio strategico-simulativo, comprendendo varie sfumature all’interno di questi quattro estremi. La potenza delle armi utilizzate è sempre contenuta entro 1 joule secondo legge vigente ed ogni operatore è dotato di apposito equipaggiamento protettivo, primo fra tutti una maschera per corprire occhi e volto dai pallini. Il softair, sport aggregativo e formativo, è basato sulla condivisione di emozioni, il dover pensare a trovare soluzioni tattiche, strategiche, superare difficoltà di orientamento, saper gestire il proprio equipaggiamento per affrontare in maniera adeguata le missioni che si dovranno svolgere.
Per la sua pratica è richiesto inoltre, uno spirito di gruppo e di solidarietà nei confronti della squadra ma anche rispetto ed onestà per l’avversario.
Cenni sull’asd. Combat Softair Brindisi
Fin dalla nascita di questo club nel 2005, i suoi fondatori si sono sempre impegnati nel sociale per dare una mano al prossimo, organizzando manifestazioni all’insegna della beneficenza, con tornei il cui scopo è la raccolta fondi per organizzazioni benefiche. Le prime manifestazioni hanno portato i CSB a collaborare con l’associazione CUORE AMICO, a cui hanno devoluto gli interi profitti; negli anni seguenti il club ha iniziato una nuova collaborazione che tutt’ora va avanti con la FONDAZIONE ANT. Come accaduto negli anni precedenti l’associazione ha deciso di devolvere ad ANT parte degli incassi dell’ultimo torneo denominato DARK TOWN.
Brevi cenni sulla Fondazione ANT
La Fondazione ANT – nata a Bologna nel 1978 per iniziativa del Prof. Franco Pannuti – rappresenta la più ampia esperienza al mondo di assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita ai Sofferenti di tumore. ANT opera in nome dell’“Eubiosia” (dal greco antico, “la buona vita”) intesa come insieme di qualità che conferiscono dignità alla vita, dal primo all’ultimo respiro. Da 1985 ad oggi ANT ha assistito in modo completamente gratuito circa 84.000 Sofferenti, 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno, per un totale di oltre 13 milioni di giornate di assistenza erogate (dato aggiornato al 30 giugno 2011). I Sofferenti assistiti nei 20 Ospedali Domiciliari Oncologici ANT (ODO-ANT) presenti in 9 regioni d’Italia sono 3.500 ogni giorno. Si tratta di un’assistenza specialistica effettuata da 400 professionisti che lavorano per ANT – tra Medici, Infermieri, Psicologi, Nutrizionisti, Fisioterapisti, Operatori socio-sanitari, Farmacisti e Funzionari – portando al domicilio del Sofferente e alla sua Famiglia tutte le necessarie cure di tipo ospedaliero e socio-assistenziale. A ciò si associa un programma di sostegno economico alle Famiglie in difficoltà che abbiano un congiunto in assistenza domiciliare. ANT è anche Prevenzione oncologica: a oggi sono più di 38.000 le visite gratuite realizzate dalla Fondazione in 36 diverse province nell’ambito del solo progetto Melanoma, cui si affiancano i progetti Donna, Tiroide e Mammella. ANT porta inoltre avanti attività di ricerca e organizza corsi di formazione rivolti a volontari e professionisti. La Fondazione opera sul territorio nazionale attraverso un centinaio di Delegazioni, dove è molto attiva la presenza di migliaia di volontari: alle Delegazioni competono, a livello locale, le iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi per l’attività di ANT e la predisposizione della logistica necessaria all’assistenza sanitaria domiciliare.
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