May 1, 2025

Dopo la magrissima figura fatta con il progetto presentato dall’Amministrazione Carluccio per partecipare al bando sulla riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, posizionatosi 99esimo su 120, ci chiediamo in che modo ci si stia attrezzando per partecipare a due importantissimi bandi europei, facenti parte del programma Horizon 2020, che rendono disponibili 110 milioni di euro per progettare città intelligenti e sostenibili, grazie all’introduzione di tecnologie ed infrastrutture innovative capaci di ridurre l’impatto ambientale delle zone urbane (Smart cities).

 
Siamo seriamente preoccupati ed abbiamo ragione di credere, sperando di essere smentiti, che nulla si stia facendo in tal senso. Se così fosse sarebbe l’ennesima prova fallita da questa Amministrazione ed un danno enorme per Brindisi perché, questi due bandi, possono rappresentare una straordinaria occasione per il nostro territorio, in termini economici, occupazionali e di riqualificazione della nostra città in chiave di sostenibilità e modernità.

 
E se per il bando sula riqualificazione urbana la Sindaca ha potuto usare la scusa, poco credibile, di aver avuto poco tempo a disposizione, in questo caso l’unica scusa sarebbe l’ammissione d’incapacità politica e di programmazione.
Infatti era il 12 settembre quando depositammo, presso l’Ufficio di Presidenza, l’ordine del giorno avente ad oggetto: “HORIZON 2020 – Pilastro “Sfide della società”: bandi 2016-2017 per i temi Energia e Ambiente (scadenze 2016)”. Questo ordine del giorno è stato portato in consiglio il 23 settembre ed il 14 ottobre ed in entrambi casi non fu discusso per superamento del limite di tempo concesso alla discussione degli ordini del giorno. Ma comunque l’esistenza degli stessi era stata segnalata

 
Nel frattempo, il 4 ottobre, con scadenza 14 febbraio 2017, è stato pubblicato il bando H2020- SCC-1- 2016-2017, che finanzierà, con 71.000.000 di euro, progetti per almeno tre “città faro”, che dovranno proporre soluzioni tecnologiche per rendere gli edifici intelligenti, ma anche reti di elettricità, teleriscaldamento, telecomunicazioni, acqua, che utilizzino piattaforme Ict di ultima generazione. Per la partecipazione a questo bando ogni “città-faro” deve aver adottato il Piano d’azione sull’energia sostenibile (PAES) valutato positivamente dal Patto dei Sindaci. Requisito questo già in possesso del Comune di Brindisi.

 
Dopo la pubblicazione del bando, abbiamo riformulato l’ordine del giorno in interrogazione. Nel consiglio comunale del 26 ottobre ci rispose il neo assessore Michele Didonna che ci “rassicurò” che gli uffici competenti erano stati attivati.

 
Intanto l’8 novembre, è stato pubblicato anche il secondo bando H2020-SCC 2-2016-2017 Demonstrating innovative nature-based solutions in cities, con due scadenze per la partecipazione, il 7 marzo e il 5 settembre 2017. Nello specifico metterà a disposizione 40.000.000 euro per finanziare progetti di riqualificazione in zone svantaggiate od aree abbandonate.

 

Ora, in attesa che nasca la terza giunta Carluccio ed in assenza di un Assessore di riferimento, chiediamo alla Sindaca di rispondere a questo quesito ovvero se stia operando nella stesura di progetti da presentare o se tutto è finito nell’oblio di cui è ostaggio il Comune di Brindisi.

 

 

Stefano Alparone ed Elena Giglio
Consiglieri comunali M5S Brindisi

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