Con la delibera n. 232 del 4 luglio 2013, la Giunta del Comune di Brindisi ha riformato la struttura burocratica degli Uffici comunali.
La riorganizzazione settoriale costituiva un’esigenza avvertita da tempo. La riforma, attuata soprattutto con accorpamenti dei settori e rimodulazione dei servizi, risponde a due direttrici ben individuabili: da un lato attuare una riduzione delle spese, dall’altro limitare la presenza di più dirigenti di riferimento.
Di seguito tutto le modifiche:
1) il Settore Tributi e il Settore Servizi Finanziari sono accorpati in una unica struttura denominata “Settore Servizi Finanziari/Tributi”
2) accorpare al Settore “Lavori Pubblici-Controllo Risanamento Ambientale – Igiene Urbana”
-il servizio “Beni Monumentali”, previo scorporo dall’attuale Settore “Urbanistica-Assetto del Territorio-Suap-Ecologia”;
-il servizio “Impiantistica Pubblicitaria”, previo scorporo dal Settore “Attività Produttive”;
-il servizio “Impianti Tecnologici” con scorporo dal Settore “Politiche Educative”.
3) accorpare al Settore “Urbanistica-Assetto del Territorio-Suap”,
– il servizio “Ecologia”, in sottrazione dal Settore “Lavori Pubblici – Controllo Risanamento Ambientale – Igiene Urbana”;
– il servizio “Demanio Marittimo” in detrazione dal Settore “Trasporti”;
4) accorpare al Settore “Politiche Educative, Sport, Teatro, Edilizia Scolastica,Impiantistica Sportiva e Servizi Sociali”:
-il servizio “Patrimonio e Casa” previo scorporo dall’attuale Settore “Affari Generali”;
ATTRIBUIRE:
-la materia del parco auto del servizio di vigilanza urbana e le materie contenzioso – ingiunzioni – confische” al Settore Polizia Municipale;
– la materia “Programmi innovativi” al Settore Urbanistica
-le competenze d’inventario, già preso il Settore “Servizi Finanziari” al Servizio “Patrimonio e Casa”;
DARE ATTO
che il nuovo assetto delle strutture di massima dimensione dell’Ente si compone di n. 13 Settori con conseguente riduzione della spesa del personale e della specifica spesa del personale dirigenziale;
Si rimanda ad un successivo provvedimento la conseguente revisione dell’allocazione delle risorse umane.
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