Non ci sono feriti gravi ma il bilancio della nottata di Capodanno appena trascorsa è pesante.
I festeggiamenti per il primo dell’anno, che avrebbero dovuto veder rispettata le ordinanze anti botti emesse da diversi Sindaci della provincia di Brindisi, hanno invece avuto uno scenario completamente diverso. Allo scoccare della mezzanotte (ma anche prima e dopo), il cielo è stato letteralmente invaso da fuochi d’artificio di ogni genere e dimensione.
Tantissimi i petardi esplosi durante il corso della nottata, su strade e stradine. E stamattina le strade dei comuni della provincia sono sporche e piene di carte e petardi (alcuni dei quali inesplosi, quindi pericolosi).
In alcuni Paesi (con Ostuni capofila) si è avviata una scelta che è auspicabile diventi diffusa e condivisa: invece dei petardi, tanta gente ha acceso le lanterne per poi abbandonarle in cielo: uno spettacolo suggestivo e molto memo pericoloso e rumoroso rispetto agli artifici pirotecnici
Assieme ai tradizionali “botti”, non sono mancati gli atti di pura delinquenza.
A Brindisi è andata a fuoco un’auto mentre a Mesagne, materiale esplosivo è stato sistemato sul parabrezza della Renault Megane di un pregiudicato. La forte deflagrazione ha distrutto i vetri e vano motore. Sul fatto indagano gli agenti del commissariato di Mesagne.
Tra l’atto delinquenziale e i festeggiamenti di capodanno, si colloca quanto avvenuto al quartiere San Paolo di Brindisi, dove un nugolo di petardi ha fatto crollare a pezzi una parte di un edificio in via di costruzioni. Molti danni e tanta paura tra gli abitanti.
I Vigili del Fuoco sono dovuti intervenire in più occasioni per le fiamme che hanno interessato alberi e cassonetti dei rifiuti.
Immancabili, infine, gli stupidi che, siano a prima mattina, hanno lanciato petardi anche tra la gente e sotto le auto.
Angela Gatti
Pubblicato il: 1 Gen, 2016 @ 11:17
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