Noi, membri del gruppo del Partito popolare europeo in seno al Comitato europeo delle regioni,
1. Prendiamo atto del rilevante contributo dei trasporti alla prosperità dell’economia europea; essi generano commercio, danno impulso alla crescita economica e forniscono milioni di posti di lavoro. Incoraggiamo lo sviluppo di un settore dei trasporti dell’UE competitivo mediante la promozione di politiche che siano sicure, innovative, efficienti e rispettose dell’ambiente. Riteniamo pertanto che la politica della rete transeuropea dei trasporti fornisca un notevole sostegno per la costruzione e lo sviluppo dell’infrastruttura di trasporto in tutta l’Unione europea, consentendo alle persone e alle merci di muoversi in modo fluido, sicuro e sostenibile.
2. Sottolineiamo inoltre che la programmazione, lo sviluppo e la gestione delle reti transeuropee dei trasporti (TEN-T) svolgono una parte importante nel conseguimento dei principali obiettivi dell’Unione europea definiti nella strategia Europa 2020, nel “Libro bianco sui trasporti” del 2011 e nelle 10 priorità della Commissione Juncker, quali il buon funzionamento del mercato interno e il rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale.
3. Sosteniamo una politica TEN-T basata sui territori, che garantisca l’accessibilità e la connettività di tutte le regioni dell’Unione, contribuendo ulteriormente in tal modo alla crescita economica sostenibile e alla competitività a lungo termine. Ci impegniamo pertanto a lavorare per il successo di una politica in materia di TEN-T basata sui territori che colleghi i paesi, da sud a nord e da est a ovest in tutto il continente europeo, colmando le lacune tra le reti di trasporto nazionali ed eliminando gli ostacoli che frenano lo sviluppo economico delle nostre regioni e città.
4. Ricordiamo che una politica in materia di TEN-T basata sui territori può essere realizzata solo attraverso una corretta applicazione dei principi di un approccio dal basso verso l’alto, fondato su una governance multilivello che impegni tutti i livelli di governance a lavorare in partenariato. Inoltre, insistiamo sulla necessità di integrare maggiormente gli enti locali e regionali, che in molti casi sono responsabili della manutenzione dell’infrastruttura di trasporto e che, pertanto, sono coinvolti negli organi di gestione politici, operativi, tecnici ed esecutivi dei progetti dell’infrastruttura TEN-T; tuttavia, è d’importanza cruciale mantenere il ruolo degli Stati membri e della Commissione europea nel processo di coordinamento.
5. Ci impegniamo a mettere a disposizione le nostre competenze specifiche e una forte leadership politica al fine di utilizzare pienamente la politica in materia di TEN-T come strumento per modernizzare le reti di trasporto ed espanderle per tutti i modi di trasporto e verso tutti gli angoli d’Europa. In questo contesto, accogliamo con favore il sostegno tecnico e finanziario dei Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE), del Meccanismo per collegare l’Europa (CEF) e di altri pertinenti iniziative dell’UE come il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), il programma INTERREG e il programma Orizzonte 2020.
6. Sosteniamo con forza gli investimenti pubblici e privati nelle infrastrutture e nei sistemi di trasporto che possono produrre notevoli effetti diretti e indiretti sull’occupazione in un momento in cui la disoccupazione rimane elevata in alcuni paesi dell’UE. Incoraggiamo maggiori sinergie tra i diversi strumenti di finanziamento e i contributi provenienti da fonti sovranazionali, nazionali, regionali e locali, nonché i partenariati pubblico-privati per alleviare questo problema. Inoltre, mettiamo in evidenza la necessità di rafforzare la capacità degli enti regionali e locali di utilizzare gli strumenti finanziari forniti dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) per effettuare gli investimenti diretti a realizzare gli obiettivi della politica.
7. Riconosciamo che i nove corridoi della rete centrale aprono la strada all’attuazione della TEN-T. Tuttavia, osserviamo che vi è una mancanza di risorse finanziarie per lo sviluppo di infrastrutture locali e regionali e di infrastrutture di ridotte dimensioni nelle zone di confine, infrastrutture che sono di particolare importanza per lo sviluppo sostenibile delle regioni d’Europa. A tal fine, esortiamo a rinnovare l’impegno economico del CEF, aumentandone la dotazione finanziaria e, in parte, promuovendo iniziative volte ad attuare le reti globali e il sistema di collegamento con i corridoi della rete centrale TEN-T al fine di completare i collegamenti mancanti.
8. Appoggiamo l’estensione dell’attuale rete TEN-T mediante il completamento del corridoio baltico-adriatico, incluso il prolungamento lungo l’intera costa ionico-adriatica fino a Brindisi, da un lato, e alla punta meridionale della Grecia, dall’altro. Sosteniamo l’invito rivolto dal Parlamento europeo ai paesi partecipanti a concentrare i loro sforzi sull’attuazione dei progetti che rientrano nell’attuale rete TEN-T e di altri interventi in corso per estendere la rete TEN-T verso l’Europa sud-orientale/l’Adriatico orientale. Questi progetti racchiudono il potenziale per colmare il divario infrastrutturale esistente nell’area adriatico-ionica, come l’autostrada adriatico-ionica sulla costa orientale, la ferrovia ad alta velocità sulla costa adriatica italiana e altri progetti, rafforzando i collegamenti stradali marittimi e aerei tra l’est e l’ovest.
c.s.
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