August 13, 2025

La sottocommissione sulle ricadute occupazionali delle ristrutturazioni aziendali ha incontrato le Segreterie Nazionali di Categoria Femca CISL, Filctem Cgil, Uiltec Uil e Ugl Chimici, in merito alla situazione Versalis.
Tra i componenti della 11′ commissione c’è il Senatore Vittorio Zizza il quale oltre ad essere presente ha consentito che anche il territorio di Brindisi potesse essere presente, infatti Emiliano Giannoccaro, segretario generale della Femca CISL, per conto della CISL di Taranto e Brindisi era presente.

 
Il senatore Maurizio Sacconi che presiede tale commissione ha ascoltato le preoccupazioni dal punto di vista occupazionale che la vendita di Versalis può determinare nel Paese.

 
Ascoltato le posizioni sindacali circa le reali possibilità che l’operazione di svendita della chimica italiana possa determinare nel breve periodo oltre al depauperamento produttivo italiano anche pesanti ricadute occupazionali derivate da possibili scelte non più industriali, bensì finanziarie, che impatterebbero su due sedi (Roma e San Donato Milanese) e 8 stabilimenti produttivi (Brindisi, Mantova, Ravenna, Ferrara, Porto Marghera, Porto Torrese, Priolo e Ragusa) con una occupazione diretta di circa 5000 dipendenti e almeno il triplo tra indiretti ed indotto, ha chiesto hai senatori componenti la sottocommissione se avessero delle domande da rivolgere alle ooss per meglio capire la situazione.

 
Prima di passare la parola ai colleghi, il senatore Sacconi, ben informato della realtà dei petrolchimici, ha voluto comprendere meglio la sostenibilità della chimica verde in questi momento, approfondendo quanto in parte realizzato in Sardegna, oltremodo con una grossa mano pubblica, non vedendone oggi risultati positivi in tal senso. Subito dopo il senatore Zizza ha fatto un intervento a sostegno delle tesi avanzate dalle parti sindacali rimarcando la poca chiarezza nella vicenda e da parte aziendale e soprattutto da parte del governo, tuttora ancora azionista di maggioranza di Eni. All’uopo ha chiesto formalmente al presidente Sacconi la necessità di sentire Eni e di avviare ogni azione utile a scongiurare quanto in altre epoche passate abbiamo già vissuto, in particolare a Brindisi dove per scelte simili Eni ha prima ceduto business e poi il territorio ha dovuto pagare le conseguenze delle dismissioni e della disoccupazione di ritorno.(Dow e Evc).

 
Al termine il presidente si è mostrato disponibile a seguire la vertenza e fare quanto in suo potere per derimere tutte le questioni attraverso il proseguimento delle audizioni conoscitive sul problema ed acquisendo memorie che le segreterie nazionali gli faranno recapitare.

 
Chiaro per noi che la svolta positiva nella vicenda è l’assunzione da parte del governo della strategicità di Versalis e così come per saipem l’interessamento di Cassa Depositi e Prestiti nella compagine societaria tale da garantire produzioni, investimenti ed occupazione.

 
Per ottenere ciò oltre a tutte le iniziative territoriali che si metteranno in campo si sta programmando una manifestazione nazionale a Roma per il prossimo 19 febbraio 2016.

In particolare per Brindisi è necessario sfruttare questa situazione per tenere unito il fronte, sindacati e istituzioni affinché l’onda positiva della chimica di base possa produrre sul sito maggiore attenzione attraverso investimenti di consolidamento e sviluppo, considerando necessario avere in Italia in integrazione produttiva.

Oggi nonostante lo stabilimento di Brindisi vive di un periodo produttivo florido deve poter riceve da Eni prima e successivamente dalla futura proprietà che si comporrà garanzie sia in termini produttivi e occupazionali che di sviluppo ed innovazione.

 

 

Emiliano Giannoccaro
Segretario Generale Femca CISL
Taranto Brindisi

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