Si è conclusa oggi, 13 ottobre, l’esperienza di alternanza scuola lavoro per la classe 3C del Liceo Classico “B. Marzolla”.
Gli studenti sono stati parte attiva della Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo che si è tenuta presso il Museo Archeologico “F. Ribezzo” di Brindisi, realizzando laboratori e accompagnando i piccoli fruitori del museo, in un viaggio immaginario nel passato.
Il titolo della giornata, “C’era una volta… il popolo dei due mari: i reperti rinvenuti e ri- scoperti”, ha ispirato i ragazzi nella composizione di un racconto (Avventure messapiche: Dazimos e Demetra) che vede protagonisti dei personaggi simbolo della civiltà messapica, una dea, un guerriero, un eroe, ricostruendo attraverso loro e i reperti conservati nel museo, la storia di questo popolo. La civiltà messapica è stata rievocata dai racconti del Liceo Classico “B. Marzolla” e dai costumi d’epoca degli studenti dell’Istituto Professionale “Morvillo- Falcone”
Sono stati proposti quattro laboratori didattici: caccia al tesoro, attraverso degli indizi, la ricerca dei reperti presenti nel racconto; cerca le differenze, tra reperti messapici e quelli di altre civiltà; occhio all’opera, laboratorio nel quale i bambini hanno individuato alcuni particolari degli oggetti; disegna la trozzella.
Un’esperienza che ha visto comunicare tra loro due giovani generazioni, che ha divertito ma allo stesso tempo insegnato qualcosa, in uno scambio reciproco. I bambini sono stati coinvolti e guidati in questo viaggio fra fantasia e storia e la loro curiosità è stata prontamente soddisfatta dai giovani “ciceroni”, che si sono messi alla prova, sperimentando una vera esperienza di lavoro dalla progettazione all’attuazione.
La realizzazione di questa giornata conclusiva è stata possibile grazie alla direttrice del Polo Biblio-Museale “F. Ribezzo”, arch. Emilia Mannozzi, la quale ha ospitato gli alunni della 3C offrendo loro gli spazi e le competenze per affrontare al meglio quest’esperienza. Gli studenti sono stati preparati nel percorso dalle prof.sse Iolanda Monteverdi e Marina Tafuro, le quali hanno supervisionato il lavoro, coadiuvate dallo staff del museo.
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