Apprendiamo che il 13 febbraio è stato sottoscritto a Roma dal gruppo ENEL e dai sindacati del settore elettrico un accordo denominato “Alternanza Scuola-lavoro” che dovrebbe coinvolgere circa 150 studenti di Istituti Tecnici Industriali in sei classi suddivise fra nord, centro e sud che, a partire dal 4° anno, verrebbero assunti pur continuando a frequentare il biennio al fine di conseguire il diploma e la valutazione di merito del percorso di studi effettuato.
Si tratterebbe di una iniziativa rivolta in sostanza a fare in modo che alcuni studenti mentre frequentano gli studi vengano formati anche a misura delle esigenze aziendali dell’ENEL con l’utilizzo del contratto di apprendistato che prevede un percorso di studio concordato fra scuola e azienda.
In un momento nel quale vi è una drammatica fame di lavoro sembra giusto, per fare chiarezza e per non creare aspettative che potrebbero andare deluse, fornire le opportune informazioni e precisazioni sui seguenti interrogativi: quale ruolo dovrebbero avere gli invocati “decreti attuativi del Governo “ in merito ad un accordo fra l’ENEL e i sindacati di categoria; con quali criteri verrebbero distribuiti i 150 posti disponibili e quanti di questi posti spetterebbero a Brindisi il cui territorio ospita una megacentrale a carbone del citato Ente elettrico e di pesantissimo impatto ambientale. Ed ancora l’assunzione di circa 150 giovani da parte dell’ENEL sull’intero territorio nazionale corrisponde ad un preciso obbligo dall’Azienda o rimane nell’ambito delle sue facoltà; quali sarebbero i modi e gli strumenti previsti rivolti ad assicurare la piena corrispondenza dei contenuti del corso formativo all’interesse generale che rimane sempre al centro delle attività e delle finalità della scuola pubblica.
In una realtà in forte sofferenza sia per la grave situazione ambientale e sia per la precaria situazione occupazionale, colpisce la constatazione che l’ENEL a fronte della fuoriuscita dal lavoro in Italia di 3500 dipendenti metta a concorso solo 1500 posti (la effettiva assunzione è ovviamente altra cosa) di cui solo 30 riservati alla nostra realtà.
FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO
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