Il personale del Centro Immigrati Cara di Restinco proclama una giornata di sciopero.
Lo fa con una comunicazione inviata da Vincenzo Cavallo, della FP Cgil, al Prefetto di Brindisi, alla Commissione di Garanzia dell’attuazione legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ed al Presidente Associazione Culturale Acuarinto.
Di seguito ne riportiamo il contenuto con le motivazioni che hanno condotto i lavoratori ad incrociare le braccia.
Oggetto: Centro Immigrati Cara di Restinco. Proclamazione di una giornata di sciopero L. 146/90 e s.m.i.
Questa O.S. dopo il tentativo preventivo di conciliazione che non ha sortito nessuna convocazione; si proclama una giornata di sciopero da effettuarsi il 10 luglio p.v., per ogni turno lavorativo, da svolgersi nel piazzale antistante il Centro Cara di Restinco, nel rispetto della legge 146/90, per le problematiche rivenienti dall’inizio dell’appalto e che a tutt’oggi malgrado gli incontri e gli accordi sindacali sottoscritti non hanno avuto soluzione:
• problematiche di natura tecnico organizzativa, di inquadramenti professionali e arretrati nelle buste paga riconosciuti e non ancora retribuiti;
• accordi sindacali sottoscritti in cui l’azienda si impegnava a non assumere altro personale fino al raggiungimento per tutti dell’orario full-time, oggi dobbiamo denunciare altre nuove assunzioni, senza nessun motivo apparente.
• Personale assente dai turni lavorativi per vari motivi e non viene sostituito.
• Disparità di trattamenti economici tra operatori ed infermieri, alcuni di loro hanno ritardi di pagamento mensilità da oltre 3 mensilità.
Si chiede ognuno per la propria competenza, di porre in essere tutte le soluzioni atte alla definitiva soluzione di tutte le problematiche ed evitare lo sciopero.
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