Gli utenti del Centro Sociale Polivalente per Persone diversamente abili di S. Vito dei Normanni hanno ricevuto la richiesta da parte dell’Amministrazione comunale di partecipare alle spese di gestione della struttura con un contributo personale. La questione in sé non desterebbe alcuno scalpore, considerato che si tratta di un servizio a domanda individuale che prevede una compartecipazione finanziaria dei beneficiari.
Ciò che fa scalpore è la richiesta di un contributo a fronte di un servizio che non è in linea con i parametri regionale, visto che:
non dispone di un’autorizzazione definitiva della stessa Regione,
i locali devono essere adeguati alle disposizioni del Regolamento regionale n. 4/2007,
il servizio deve essere assicurato per almeno 8 ore al giorno dal lunedì al venerdì.
Le carenze di cui sopra non consentono alla struttura di trasformarsi in Centro Socioeducativo Riabilitativo e di conseguenza sottraggono agli utenti la possibilità di godere di una contribuzione da parte dell’ASL nella misura del 50% del costo del servizio. Significa che è mancata una puntuale capacità programmatica e organizzativa, che doveva partire a tempo debito, le cui conseguenze ricadono pesantemente sulle spalle di alcune famiglie, quasi non bastassero quelle che già sopportano.
Fa rabbia continuare ad assistere alle imprese continue di un’Amministrazione “povera” di danaro oltre che di idee e che persevera nella sua pervicace volontà di isolarsi, guardandosi bene dal coinvolgere i partiti di opposizione e le rappresentanze sindacali che certamente le darebbero una mano, nell’esclusivo interesse dei cittadini, ad emergere dai pantani nei quali sembra affogare per vocazione.
Noi del Partito Democratico siamo disposti, come sempre, a fornire ogni contributo d’idee perché la questione, che ha fatto dimezzare il numero degli utenti del servizio, possa risolversi in tempi brevi al fine di restituire la dovuta serenità alle famiglie interessate.
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