August 13, 2025

3 anni e 8 mesi di reclusione: questa la condanna per Don Giampiero Peschiulli, 73 anni, il sacerdote brindisino accusato di atti sessuali su minori.

Il giudizio è arrivato nel primo pomeriggio di oggi al termine di un processo per direttissima affidato al gup Giuseppe Licci. La sentenza è stata più pesante rispetto alle richieste dell’accusa (tre anni e quattro mesi)

Il prete era ai domiciliari in una comunità di recupero per religiosi.

 

 

Don Peschiulli era stato smascherato dalla trasmissione di Italia 1 “Le Iene” nell’ottobre del 2014 ma le voci su presunti atti di pedofilia del Parroco erano insistenti da molto tempo prima.

L’attività d’indagine, coordinata e diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Dott. Giuseppe De Nozza, è partita dopo un precedente tentativo di servizio della trasmissione televisiva “Le Iene”, un servizio che non era mai stato realizzato perché il prelato aveva chiuso le porte della Chiesa rifiutando ogni contatto con gli inviati della nota trasmissione televisiva.

 

Fece molto scalpore, invece, il successivo servizio delle iene : una telecamera nascosta documentò che ogni volta che un ragazzo andava a confidarsi dal prelato, lui ne approfittava per metterlo in guardia dalle ragazze, invitarlo a casa, abbracciarlo e magari anche baciarlo.
Il servizio – che dopo la tv  ha iniziato a girare sui social network sotto il titolo “Giulio Golia è andato a trovare un prete che ama toccare e baciare i suoi fedeli” – raccolse migliaia di commenti disgustati.

Questo il servizio delle Iene
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/491904/golia-il-prete-pomicione.html

 

 

Dopo la notizia della condanna odierna la curia di Brindisi ha inviato la seguente nota:
L’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni ha appreso con dolore la notizia della sentenza relativa al caso Peschiulli.
Al riguardo rinnova anzitutto la sua vicinanza e la sua preghiera per coloro che sono stati lesi da chi avrebbe dovuto, invece, guidarli al bene e farli crescere nelle virtù.
Il procedimento canonico a carico dell’ex parroco si era già chiuso lo scorso 3 dicembre 2015, data in cui la Santa Sede ha decretato la sua dimissione dallo stato clericale. Anche per lui occorre pregare.

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