August 5, 2025

“La sera del Venerdì santo del 1997, una piccola imbarcazione albanese stracarica di profughi, la Kater I Rades, viene speronata da una corvetta della Marina militare italiana al largo delle coste pugliesi. È uno dei più gravi naufragi della storia recente del #Mediterraneo: muoiono 81 persone, in gran parte donne e bambini. Molti corpi non verranno mai recuperati, i sopravvissuti sono solo 34.
Il naufragio della Kater I Rades, avvenuto in quel lembo di mare che separa l’#Italia dall’#Albania, mentre nel piccolo paese balcanico infuriava una sanguinosa guerra civile, segna uno spartiacque nella percezione dei viaggi dei #migranti. Per la prima volta, l’applicazione delle politiche di respingimento in alto mare provoca un immane disastro. Un disastro politico, non naturale.
Un lungo processo ha provato a ristabilire la verità, cosa sia effettivamente accaduto la sera del 28 marzo del 1997.

Da allora sia l’Albania che l’Italia sono molto mutate. I viaggi dei migranti seguono la rotta Nord #Africa-Lampedusa. Non più quella che dall’Albania va verso Otranto e il #Salento. Benché l’immigrazione sia tuttora l’evento sociale più importante della nostra contemporaneità, una spessa patina di oblio ricopre ciò che è accaduto negli anni novanta, quando tutto cioè ha avuto origine in forme più massicce rispetto ai decenni precedenti.
Per questo, ricordare un evento del genere, farlo rivivere ora, a tanti anni di distanza, vuol dire far irrompere quel passato nel nostro presente per meglio comprendere entrambi. Allo stesso tempo raccontare le storie delle vittime, vuol dire ricostruire la loro dimensione umana, vittima – al di là del naufragio – di una intensa opera di disumanizzazione, che incomincia proprio con il negare la complessità delle loro esistenze, riducendole a meri numeri all’interno dei flussi migratori.”
(Alessandro Leogrande)

 

La vicenda della motovedetta albanese “Kater I Rades”, a bordo della quale morirono 81 migranti, è narrata dal documentario “L’Approdo delle Anime Migranti” di Simone Salvemini.

L’opera, prodotta da La Kinebottega di Brindisi, con il sostegno di Apulia Film Commission, Comune di Otranto e Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce, in collaborazione con la Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo e l’Albania Film Commission, con il patrocinio del WFP – Programma Alimentare Mondiale, sarà proposta per la prima volta a Brindisi in un evento pubblico che si svolgerà nell’Auditorium della Biblioteca di viale Commenda 1, a partire dalle 9.30.

 
La storia è narrata attraverso le testimonianze di Costas Varotsos, artista greco che ha realizzato l’opera d’arte; Alessandro Leogrande, giornalista ed autore del libro “Il Naufragio” (Feltrinelli Editore); Luigi Ratclif, Presidente della Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo.

Al loro fianco, alcuni artisti provenienti dalle zone più calde del Mediterraneo ed un’intera comunità si impegnano per la conservazione di una dolorosa ma necessaria verità; perché storia, memoria e fratellanza tra i popoli non lascino spazio al naufragio sociale.

 

 

 

Il programma dell’evento:
Proiezione, per la prima volta a #Brindisi, del cortometraggio “L’approdo delle anime migranti”

Alla presenza di:
– Costas Varotsos, scultore e autore della trasformazione della Kater I Rades in “L’Approdo. Opera all’Umanità Migrante”
– Simone Salvemini, soggettista, sceneggiatore e regista del cortometraggio

Interverranno:
– Andrea F. Ravenda, antropologo, ricercatore dell’Università di Perugia e studioso della memoria storica della migrazione Albanese in Puglia come processo di “patrimonializzazione culturale”
– Luigi D’Elia, narratore e autore dell’opera “Kater I Rades, Secondo Movimento”

“Libertà va cercando, ch’è sì cara. Rivivere la #memoria attraverso i periodici d’epoca”
Mostra documentaria a cura dei Volontari del Servizio Civile Nazionale Progetto “Un, due, tre…biblio!”

“Con Titolo”
Inaugurazione della mostra video-grafica dell’artista albanese Parlin Perlashi

 

All’evento parteciperanno le classi del Liceo Pedagogico “Palumbo”, dell’ITIS “Majorana”, dell’Istituto Nautico “Carnaro”, del Liceo artistico-musicale “Simone-Durano”.

 

LE MOSTRE SARANNO VISITABILI SINO AL 30 APRILE DURANTE GLI ORARI DI APERTURA DELLA STRUTTURA.

 

L’evento è stato organizzato per permettere al maggior numero di persone di godere della #cultura e di ricordare alcuni momenti importanti della nostra #storia, quindi aiutaci a diffonderlo!

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