A partire da questo mese, voglio dedicare questa rubrica settimanale all’acqua e alla sua importanza per la salute, fermo restando la sua indispensabilità per la vita.
L’ACQUA, LA SOSTANZA MAGICA DELLA VITA
Penso che non sia necessario convincervi che l’acqua, dopo l’aria, è la sostanza più essenziale per la Vita di qualsiasi essere vivente, salvo rarissime eccezioni rappresentate da alcuni microrganismi che possono vivere anche in “assenza” di ossigeno, e in condizioni di temperature e pressioni atmosferiche estreme.
È difficile per noi pensare alla Vita senza la presenza dell’acqua. Noi stessi, nell’utero materno, cresciamo nel liquido amniotico che, essenzialmente, è acqua con un pH alcalino. Tutta la vegetazione che ci circonda cresce grazie all’acqua, le piante spontanee come quelle coltivate. Come sarebbe il nostro pianeta senza i prati, i boschi, le foreste, i laghi, i fiumi, le montagne innevate e gli oceani? Riuscireste ad immaginarlo, solo per un attimo, come un immenso deserto? Penso proprio di no!
Ebbene, la terra senz’acqua sarebbe un immenso deserto invivibile per gli esseri umani e per la stragrande maggioranza degli animali che noi conosciamo. Senza l’acqua, presente nell’aria sotto forma di vapore, non riusciremmo nemmeno a respirare. Ancora, senza l’acqua delle piogge respireremmo aria inquinata, senz’acqua non potremmo lavarci e pulire gli ambienti dove viviamo o lavoriamo.
L’acqua è il principale fattore dell’igiene che, a sua volta, è il maggiore fattore della qualità della vita e del miglioramento della salute negli ultimi 100 anni nei paesi civilizzati. Le malattie infettive, nel Terzo Mondo, sono diffuse parallelamente alla mancanza d’igiene (quindi di acqua) e sono la maggiore causa di morte come lo erano per noi occidentali fino a 70-80 anni fa. Il sottoscritto, essendo nato nell’immediato dopo guerra, non può dimenticare le precarie condizioni igieniche dell’epoca quando non esistevano nemmeno i servizi igienici nella maggioranza delle abitazioni e l’acqua potabile veniva erogata nelle città quasi esclusivamente dalle fontane pubbliche mentre nelle campagne l’unica acqua disponibile era quella piovana raccolta nelle cisterne. Quale stridente contrasto con il consumo e lo spreco d’acqua effettuato nelle nostre abitazioni odierne, nei posti di lavoro e, soprattutto, negli uffici pubblici!
L’acqua sulla terra serve, inoltre, a regolare la temperatura. I raggi del sole (principale fonte di calore ed energia sulla terra) vengono assorbiti dall’immensa massa d’acqua degli oceani e da quella contenuta nella vegetazione (soprattutto dalle foreste). Questa enorme energia calorica immagazzinata dall’acqua permette la vita negli oceani e sulla terra ferma. Se osservate, dove c’è maggiore vegetazione (per l’abbondanza d’acqua) ci sono più insediamenti umani e più presenza di animali. Anche le zanzare e gli insetti preferiscono i luoghi con abbondanza d’acqua!
L’acqua regola la temperatura ed il clima sul nostro pianeta. Le nubi (acqua condensata) partecipano alla creazione delle correnti d’aria (i venti) ed influenzano la pressione atmosferica. Senza venti, infatti, molti fiori non verrebbero impollinati e, quindi, le loro piante non potrebbero diffondersi e perpetuarsi. Le correnti atmosferiche variano il clima, le variazioni del clima generano le stagioni e le stagioni permettono la crescita delle molteplici varietà di alberi e piante.
L’acqua è sempre presente in tutte le attività umane, da quelle ludiche a quelle lavorative. Proprio per questo motivo abbiamo la responsabilità di non inquinarla e utilizzarla male. Purtroppo, l’irresponsabilità umana rischia di portare tutto il pianeta sull’orlo di grandi catastrofi ambientali. Infatti, la carenza di acqua potabile potrebbe portare, nei prossimi decenni, a guerre di grande portata. Le grandi aziende agroalimentari, che hanno ben compreso il potenziale economico dell’acqua, si stanno accaparrando le maggiori riserve d’acqua potabile in tutto il mondo. Sta alla nostra consapevolezza, inoltre, difendere l’acqua come bene comune e, quindi, non permettere che diventi un bene a gestione privata.
Rocco Palmisano
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