Il futuro di Brindisi in tre progetti chiave e nove linea guida.
E’ questo il canovaccio della conferenza stampa in cui Nando Marino, candidato sindaco del centrosinistra, ha presentato le proprie linee programmatiche.
Visibilmente emozionato, Marino ha intervallato l’enunciazione dei punti principali del programma con considerazioni personali.
Ed è cosi che, parlando dell’importanza di ottenere la moratoria di 36 mesi per l’Autorità Portuale di Brindisi, ha tenuto a precisare di non essere “il pupazzo di Emiliano” e che sbaglia chi pensa che Brindisi debba essere contro Bari perché la nostra città cresce insieme alla Regione e viceversa.
E ancora: “so bene che girano tante brutte dicerie sul mio conto: potete chiedere al mio commercialista ma non mi interessano le polemiche. Noi lavoriamo su fatti. E faremo i fatti anche perché se non dovesse rivelarsi vero ciò che dico, venitemi a tirarmi giù la sedia”
Tre i progetti chiave delle linee programmatiche (che qui potete leggere integralmente): 1) contrastare le emergenze 2) sostenere lo sviluppo e 3) investire nel futuro.
Questi tre progetti chiave sono delineati attraverso nove linea guida
Per contrastare le emergenze occorre 1) recuperare una più larga partecipazione popolare (ed è anche per questo che nei pieghevoli distribuiti in città è previsto uno spazio per lanciare le proprie idee): “invito tutti ad investire qualche minuto del proprio tempo a fare osservazioni e inviarci la propria idea di città. Perché l’obiettivo di una città migliore non è mio ma è un obiettivo comune, che dobbiamo raggiungere insieme. Perché la Democrazia Partecipata inizia oggi e durerà per sempre”
2) Occorre, poi, una serie di politiche di contrasto dell’emergenza ambientale (tra queste la decarbonizzazione della centrale Enel e l’efficienza del ciclo dei rifiuti) e 3) di contrasto alle nuove povertà e all’esclusione sociale (Marino parla di un patto per il Welfare).
Per sostenere lo sviluppo Marino punta sui 4) contratti di programma per lo sviluppo di filiere innovative ed ecosostenibili, 5) sullo sviluppo delle nuove “manifatture urbane” e 6) sul rilancio delle società controllate come soggetti della nuova smart city.
Infine tre linee guida per investire sul futuro: 7) il nuovo PUG (“Perché – dice Marino – è pazzesco che le vecchie amministrazioni non siano riuscite a chiuderlo), 8) l’hub dell’educazione e della conoscenza e 9) la costituzione della Fondazione Brindisi 2050 per valorizzare le risorse e sostenere la progettualità delle organizzazioni non-profit.
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Conferenza stampa integrale (produzione: Agenda Brindisi)
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